Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

Giorrzale a più voci Dodici questioni per "Cronache Meridionali ,, Al corsivo che Gerardo Chiaromonte ha ritenuto di dover scrivere sul numero di ottobre-novembre di « Cronache Meridionali» (pp. 38-41) in replica al nostro articolo: La crisi del meridionalismo comunista, nel numero di ottobre di « Nord e Sud », non si dovrebbe, a rigor di termini, rispondere .. Sembrerebbe, da quanto egli ha scritto questa volta, e da quanto frequentemente ripete « Cro,nache Meridionali », che ·un'accolta di distinti e civilissimi gentiluomini - i redattori di « Cronache Meridionali», appunto·, - si trovi, suo malgrado, ad aver a cl1e fare con 11npugno di fanatici, incivili e irresponsabili mestatori (il direttore e i redattori di « No,rd e Sud »), la ct1i principale occupazione consista nell'alterare il pensiero dei compilatori di « Cronache Meridionali», nel pronunciare st1 di essi giudizi deplorevolmente faziosi, se non addirittura insulti, e nel cercare di proseguire alla bell'e meglio, con questi mezzi incivili, ma specie di crociata anticomunista. Giudichino i lettori sereni dell'una e dell'altra rivista quanto queste accuse del gruppo C<?munista a « Nord e Sud » siano fondate. Noi ravvisiamo in esse una ulteriore manifestazione di quella sorta di terrorismo pubblicistico,, sul piano del quale « Cronache Meridionali» ha i1npostato i suoi rapporti con « Nord e Sud» fi.11 dal principio. E per intanto chiediamo al Chiaron1011te come si possa affermare che l'articolo col quale si polemizza è di tono « insolitamente pacato » e « più civile del solito » e definirne poi crudamente « sciocche» le conclu- . . SlOnl. Ad ogni modo il problema in discussione è così importante da far passare del tt1tto in secondo piano altre qt1estioni. Quel che più ci ha sorpreso nel corsivo del Chiaron1onte è l'assoluta elusione della discussione sui gravi problen1i che nel nostro articolo erano dibattuti. Dalle nostre valutazioni si \ poteva, naturalmente, dissentire e far valere, in contrario, altri e più meditati giudizi. Ma il Chiaromonte se la cava con poche e perentorie frasi di condanna del nostro scritto, se112a alcuna reale motivazione. Due cose dobbiamo innanzitutto precisare. La prima riguarda il dissidio tra « Cronache Meridionali » e la direzione del PCI, di cui noi ci saremmo divertiti a costruire le linee. Sta di fatto che « Cro11ache Meridionali » ha proseguito per lungo tempo una accesa polemica contro non bene specificati ambienti comunisti per riaffermare il valore preminente della lotta meridio· nalistica nella strategia comt1nista in Italia. Noi abbiamo ritenuto di individuare in tali ambienti la direzione, o n1eglio la parte prevalente nelle alte gerarchie nazionali del PCI. A tale individuazione ci l1anno indotto, oltre le indiscrezioni raccolte in alcuni an1bienti napoletani e romani del PCI, il tono estremamente cauto della polernica condotta da « Cronache Meridionali», la eccezionale durata della polemica stessa, lo sforzo continuo di « Cronache Meridionali» di accentuare il valore più generale della azione meridionalistica, la co.ntinua osservanza del gergo riservato nelle polemiche fra i comunisti agli avversari di maggiore riguardo, e così via. L'andamento dell'ultimo Congresso nazionale del PCI ci ha ulteriormente rafforzati in 49 Bibliotecaginobianco

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