Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

Politica di sviluppò· e finariziamento dell'agricoltura politica di piano in agricoltura. ·Essi, dovèndo promuovere là rifo~ma e il superamento delle strutture fondiarie e c·ontrattuali arretrate, la trasformazione degli indirizzi produttivi, la costituzione di effic~e'nti rapporti con il mercato e, quindi, dovendo presiedere al processo di formazione del nuovo capitale perché questo si svolga in modo con~ forme a tali fini, appaiono i centri più idonei a prendere contestuali· decisioni anche sui modi del relativo finanziamento e sulle forme ed i tempi della sua erogazione e del ·suo recupero. I « piani », che gli enti saranno chiamati a formulare per lo sviluppo delle· singole zone, ove prevedessero i modi di assolvimento di questa funzione, acquisterebbero quel contenuto realistico che i piani di ·bonifica non hanno, non sempre per loro colpa, acquisito; riuscirebbero, cioè, ad accompagnare le decisioni in merito alle azioni e allè opere da compiere, sia da parte dei privati che della pubblica amministrazione, con altrettante impegnative decisioni da parte degli enti in merito all'entità ed alle modalità del finanziamento. Una frattura fra i centri di decisione tecnico-economica e quelli di decisione finanziaria sarebbe estremamente pregiudiziale ad una politica di piano, come lo è stato, tutto sommato, nei confronti della bonifica, non essendo stata mai riconosciuta praticamente ed in modo sistematico ai Consorzi la facoltà di provvedere essi stessi al reperimento dei mezzi e al finanziamento delle opere da essi programmate. Nel non ripetere tali errori dovrebbe, quindi, consistere uno dei primi impegni di una politica di sviluppo agricolo; .e, nella misura in cui ·si realizzasse la coincidenza 1 tra i centri responsabili delle varie decisioni, si realizzerebbe altresì· quello strumento capace di partecipare, corresponsabilmente, all'azione intrapresa dagli agricoltori e di dàre ad essa « appoggio ed impulso con la continuità e l'estensione occorrente per un suo fecondo sviluppo ». 8. In sostanza, nella politica di piano e negli enti di sviluppo verrebbero ·a realizzarsi le condizioni perché siano introdotti nuovi modi per finanziare l'agricoltura. Le garanzie al loro operare sarebbero infatti deducibili da due lati: 1) dal lato delle direttive, che una politica di piano esprimerà in linea generale nei confronti del settore agricolo e quindi sulla defi- .,. . 1 Una esperienza in tale senso è, del resto, quella compiuta nei comprensori di riforma, dove gli enti hanno, anche se non sempre in modo sistematico, finanziato sia le esigenze di gestione che -quelle di investimento, in funzione di garanzie personali, accertate in !(lodo cc;>ntinuativo in sede di assistenza tecnica. e valutate nel quadro degli indi~izzi previsti dai pi~ni di. trasforinazi9ne. · 33 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==