Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

Politica di sviluppo e finanziamento dell'agricoltura Nel Nord, la struttura aziendale piì_t consolidata e meno soggetta alle alternanze della monocoltura, quando ricorre ai crediti di conduzione, lo fa per operazioni unitariamente 'di n1aggiore entità, per la sua possibilità di dare garanzie sulla base di un ordinamento produttivo più articolato e più aperto verso i rapporti con il mercato: rapporti che consentono ad essa di ricorrere, per i propri f~bbisogni correnti, anche ad altre fonti di finanziamento oltre che al credito agrario specializzato; cosa che #riesce assai più ardua e spesso irrwossibile all'agricoltura . del Mezzogiorno. \ Ma i dati della tab. 7 meritano un ulteriore con1mento. Nel quadriennio 1958-61 sono state effettuate in media ogni anno 682.000 operazioni per prestiti a breve e medio termine: anche assumendo l'ipotesi che ogni operazione abbia interessato una singola azienda - il che è lontano dalla realtà, essendo assai più pro,babile che sia un numero ben più ristretto di aziende a far ripetuto ricorso al credito - risulterebbe pur sempre che solo una modesta aliquota delle aziende agricole del nostro Paese ricorre al mezzo• creditizio per i propri fabbisogni: dei 4,3 milioni di aziende rilevate dal Censimento dell'agricoltura nel 1961, solo il 15,9%, nell'ipotesi prima detta, adirebbe il credito di esercizio. Né è da presumere che il ricorso al credito· ordinario da parte dell'agricoltura, quando se ne potesse rilevare la frequenza, farebbe risultare sostanziali ampliamenti della sfera dei beneficiari. Da questo punto di vista solo il finanziamento ammassi, e per giunta più in passato che ora, rappresenta, data la diffusione della coltura cerealicola, il tramite di più frequente contatto tra lo strumento creditizio e la realtà del mondo rurale. Per il credito di miglioramento non socco,rrono dati sul numero delle operazioni~; risulta soltanto che nel quadriennio citato sono stati erogati in media all'anno circa 63 miliardi, di cui 12 per la formazione della piccola proprietà e 11 circa per il finanziame11to di opere ( « altre opere » ), classificabili in prevalenza tra le opere pubbliche di bonifica. 1 Con i fondi della Cassa per il Mezzogiorno il numero di mutui stipulati a tutto il 30 giugno 1961 risulta pari a 3.809 per un importo complessivo di 20,7 miliardi e un importo medio per operazione pari a circa 5,4 milioni. Cfr.: Cassa per il Mezzogiorno, Bilancio 1960-61. 27 • Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==