All'ombra di De Gaulle tutt'altro che privi di significato. Basterà dire che il gollismo di destra. esprime la misura in cui il movimento racco·glie atteggiamenti e reazioni dell'opinione pubblica più legati (e sia pure in chiave di negazione) al passato; mentre il gollismo di sinistra esprime piuttosto la misura "in cui il movime,nto raccoglie, da una parte, echi e passioni delle .più giovani generazioni e, dall'altra, con,toglia ideali di rinnovamento che trovarono il loro primo delinearsi in certi fervidi an1bienti della Resistenza legata alla figura di De Gaulle. Il punto più oscuro e, peraltro, più decisivo è rappresentato, invece, dalla misura in cui tra gollismo più_ gretto e gollismo più aperto giostra110 quelle forze finanziarie ed imprenditoriali e quei milieux diplomatici e militari, il cui peso nella · · nuova situazione francese appare chiaro a tutti .. Chiusura del passato, dunque, ma gioco ancora assai aperto rispetto al futuro: questa la fisionomia e il significato attuale del gollismo. E i democratici? E i comunisti? Se le illazioni finora discusse sono vicine al vero, una delle prime conseguenze sarà che un~ reazione al gollismo in termini di fronte popolare non potrebbe, nella sitt1azione di oggi, approdare a grandi risultati. I socialisti della SFIO possono averla adombrata per calcolo elettorale; ed un prolu11gamento di essa appare anche probabile. Ma è il punto della forza che oggi il PCF conserva ad essere principalmente in discussione, al punto che non vien fatto di pensare nemmeno alla possibile fagocitazione dei democratici da parte dei comunisti, che fino ad alcuni anni or sono si sarebbe potuta temere come il massimo dei mali che una soluzione frontista avrebbe apportato. I comunisti , hanno guadagnato alle ultime elezioni un po' di suffragi; ma anche questa è una reazione più legata al passato che anticipatrice del futuro, più prolungamento di una precedente stratificazione psico-sociologica che fatto squisitamente e decisamente politico. In realtà, mai come oggi il PCF è apparso non solo ai non comunisti, ma anche agli stessi comunisti francesi e non francesi come un ramo secco della vita politica transalpina. Il suo destino appare consacrato ad uno svuotamento progressivo del suo residuo n1ordente politico e sociale. Non è solo la società affluente o l'iniziativa degli avversari a costringerlo, in questa posizione; è soprattutto il fatto che lo stesso partito si rivela privo di reazioni efficaci di fronte agli sviluppi della situazione, incapace di l~nciare nuove grandi parole d'ordine suscettibili di mobilitare masse e paese, combattuto tra la sua vecchia anima stalinista e il nuovo corso kruscioviano. E, del resto, è questa una situazione che caratterizza il comunismo europeo non soltanto in Francia! Ai democratici, dunque, prospettandosi infruttt1osa, anche se forse, 15 Bibliotecaginobianco •
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