All'ombra di De Gaulle zionaria, con il comunismo leninista e stalinista egemonizzato dall'URSS. Tra queste due ali estreme si collocavano, passando attraverso mille diverse e talvolta insensibili sfumature: conser, 1atori più o meno illuminati; sostenitori convinti e spregiudicati del laissez-faire; la grande palude degli indipendenti, espressione tradizionale di particolari sfere dell'alta , e inedia borgl1esia e, sopratttitto, delle campagne, le pertinaci ed esasperanti ca1npagne di Franc1a; forze cattoliche nuo,ve n1ilitanti nei sindacati e nell'intellettualità d'avanguardia e forze cattolicl1e di ispirazione più conformista e tradizionale; infine, tutte le sfun1atL1re desiderabili del · radicalismo, del socialismo den1ocratico e di quello massimalistico e dell'indipendentismo di sinistra. La dinamica dello schieramento, non·.· smentitasi mai nei settant'an11i della troisième, postulava che_ ad ogni· consolidamento della sinistra seguisse come contraccolpo immediato una coagulazione e una sacra unione delle destre, e viceversa. La Camera bleu horizon uscita vincitrice alle elezioni del 1924 e il Fronte popolare. degli anni 1934-37 furono, ad esempio, tra i çasi più evidenti di realizzazione dello schema. Ma la norn1alità costituzionale era più propriamente contrassegnata dall'alterno prevalere delle mezze ali dello schieramento, con il che il regi1ne parlamentare francese non solo, realizzava a suo modo una sorta di bipartitismo di tipo affatto speciale, ma rit1sciva perfino a dare un colore politico, sia pure cangiante, a quel centro cl1e rappresentava nel sistema la zo,na più grigia e infida. Con questo regime la Francia poté, nel corso di alcuni decen.ni, superare l'immane - crisi provocata dal crollo del secondo Impero, partecipare vigorosamente all'espansione coloniale dell'Europa nel nìondo e all'apogeo della , civiltà e dell'economia capitalistica nei primi lustri di questo secolo, realizzare un precoce inserime11to del movimento socialista nella legalità costituzionale, affrontare vittoriosame11te la tempesta del primo co11flitto mondiale e le peripezie del seguente dopoguerra e resistere tutto sommato abbastanza bene anche alla grande crisi del 1929, restando indiscussamente la prima potenza del Continente, al1neno fino al 1935. . I ·critici più avveduti avevano tuttavia già prima di quest'ultima data segnalato, con la massima energia, i difetti e l'impasse nella quale a luogo andare il regi1ne dava a vedere per segni evidenti di progressivamente cadere e che avevano uno dei loro sintomi più appariscenti nella debolezza dell'esecutivo di fronte al Parlamento e, di riflesso, di .fronte alle più disparate forze corporative del paese, nonostante anche le misure che ad hoc furono adottate negli ultimi anni della troisième. Onde maggiore fu la preoccupazione con la quale da molti si guardò alla costituzione della IV Repubblica dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando, dall'ombra del bonapartismo intravveduta dietro la Bibliotecaginobianco
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