Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

Uniberto Cassinis I punti 6 e 7 da noi indicati con la formula es~remamente sintetica di « tecnicizzazione del collocan1ento, tramite la valutazio·ne della ' job description' del lavoratore disoccupato-» chiederebbero a loro volta un lungo e· meditato discorso. Anche qui sarà sufficiente affermare che da una assegnazione ·di categoria e dall'attribL1zione d~ella qualifica al disoccupato dipendono il buon nome e anche il prestigio di un ufficio di collocamento nei riguardi dei terzi cl1e se ne servono. E evidente che non basta perseguire penalmente il datore di lavoro tempestandolo di multe, tenendolo sotto i fucili spianati degli articoli della legge, tartassandolo perché si pieghi alla obbedienza della norma: questo è quello che noi cl1iamiamo il lato negativo della disciplina del collocamento·, oppure il lato meramente coercitivo. L'intera disciplina può raggiungere i st1oi fini pratici, farsi valere e rispettare, solo se persuaderà il datore di lavoro della utilità, della bontà, della funzio11alità di un ufficio di co1locamento (e questo è il lato positivo) quando si possa corrispondere alla effettiva natura della prestazione professionale del lavoratore così come essa è richiesta dal datore di lavoro, .. fornendo una manodopera idonea a svolgere le effettive mansioni per le quali è stata richiesta, in quanto che provvista di quelle cognizioni e di quella pratica che possano· garantire un'immediata immissione del lavoratore nel ciclo produttivo. Occorre quindi dotare gli uffici di ·mezzi e strumenti idonei per· accertare la capacità professionale dei lavoratori disoccupati, ciò che non servirà soltanto al buon nome dell'ufficio ma anche ad una catalogazione professionale della manodopera disponibile sulla quale operare ai fini di t1na riqualificazione razionale. Occorre difatti tenere nel debito conto i mutamenti professionali che va subendo il mercato del lavoro italiano, n1utamenti così chiaramente pronosticati ed indicati nella indagine SVIMEZ 1961 ( « Mutamenti della struttura professionale e ruolo della scuola-Previsioni per il prossimo quindicennio » ). L'incalzare incessante del progresso tecnico, l'espansione della industria, la meccanizzazione crescente dei servizi e dell'agricoltura richiedono e richiederanno un esercito sempre più numeroso di specializzati e di tecnici, di lavoratori qualificati e di quadri intermedi, una folla di nuove qualifiche, fino a giungere al capovolgimento dell'attuale situazione, indicato nell'attribuzione di un 23% alla manodopera generica, 48% al perso·nale qualificato, 5,5% ai capi subalterni, 9,2% agli addetti al coordinamento, 5,2% ai tecnici e 4,6% ai dirigenti e quadri supei:iori. Enormi compiti si. prospettano per un ufficio di collocamento modernamente inteso in questo settore decisamente tecnico, basilare per la 100 Bibliotecaginobianco

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