Nord e Sud - anno IX - n. 36 - dicembre 1962

.. J osé L. Sureda delle industrie di « interesse nazionale »; c) il sistema preferenziale dei prodotti nazionali negli acquisti degli organismi e delle imprese pubbliche o delle imprese private che comportano un « interesse nazio- .nale ». Si afferma nel Rapporto che questi controlli furono, in generale, imposti all'indomani della guerra civile allo scopo di regolare problemi e condizioni che so110 stati, fortunatamente, eliminati dagli avvenimenti posteriori. Una volta scomparsi gli scopi circostanziali, sarebbe arrivato il momento, secondo il parere della Missione, di abolire o di modificare tali controlli allo scopo di non incoraggiare i monopoli. Intanto, dato che la soppressione dei co11trolli non garantisce da sola la competitività della industria, il miglior rirnedio sarà, in molti casi, di completare la detta soppressione con l'esposizione di questa industria alla concorrenza esterna. La riduzione progressiva dei diritti di dogana, la soppressione dei contingenti, particolarmente per ciò che riguarda l'importazione di beni strumentali e di materie prime, la libertà di comprare dai fornitori nazionali o stra11ieri, l'incoraggiamento degli investimenti stranieri e, in generale, tutte le misure tendenti a promuovere l'espansione delle importazioni sono raccomandate come mezzi idonei a stimolare la concorrenza nella industria. La Missione considera che l'espansione delle importazioni incorag .. gerà lo sviluppo verso le direzioni appropriate, pur incoraggiando il rinnovamento e la modernizzazione delle attrezzature ed altre attività moderatrici dei costi industriali. Così la posizione competitiva dell'industria spagnola si troverà rinforzata e sarà dunque pronta a ricoprire una funzione sempre più importante nel quadro del commercio internazionale. La Missione ha doverosamente apprezzato l'importanza dei controlli strutturali dell'industria nel quadro del sistema protezionistico in vigore in Ispagna, sistema che tende ad impedire l'accesso al mercato spagnolo dei concorrenti tanto stranieri quanto nazionali. Tuttavia si utilizza un modello di rapporti fra il commercio estero e lo sviluppo, senza specificare, un.a volta di più, le condizioni di quest'ultimo; e, sopratutto, senza verificare il suo adattamento alle condizioni specifiche dell'economia spagnola. Le possibilità di costruire modelli differenti nei quali un aumento delle importazioni (o una riduzione) incoraggi od ostacoli lo sviluppo, sono sufficientemente conosciute; l'utilità di ogni modello dipende dal grado di adattamento delle condizioni ài esso alla situazione considerata. Il Rapporto della Missione ritiene che una politica commerciale che con1porti una esposizione progr~ssiva dell'industria spagnola alla 88 Bibliotecaginobianco I I

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