Nord e Sud - anno IX - n. 36 - dicembre 1962

• é.,arlo Cupo mensioni è attualmente la carenza di attrezzature frigorifere nel Mezzogiorno continentale. Tale osservazione è avvalorata anche dalle seguenti considerazioJ?.i: a) che siamo in una fase di rapida espansione di molte produziqni e solo una valutazione della probabile offerta sui mercati per ciascuna di esse e di una probabile effettiva localizzazione potrebbe consentire di formulare ipotesi molto più valide; b) che siamo in una fase di rapida modifica del peso relativo dei mercati di consumo per ciascuno dei prodotti; c) che taluni prodotti, la cui area di produzione è non molto lontana dai mercati di consumo, non abbisognano e non ripagherebbero i trattamenti di pre-refrigerazione (per esempio la produzione della Can1pania rispetto al mercato di Roma). In ogni caso è certo che il calcolo dei fabbisogni di attrezzature frigorifere andava basato, oltre che su determinate ipotesi di offerta dei prodotti sui mercati all'origine, anche su determinate ipotesi di domanda dei vari mercati finali, rispetto ai quali le esigenze di co,nservazione e refrigerazione possono essere molto diverse. Circa le dimensioni e l'organizzazione degli impianti frigoriferi si fa rilevare che siamo nell'imminenza di profonde modifiche nella organizzazione dei mercati, sia all'origine che al consumo, e gli impianti di conservazione con il freddo e di refrigerazione potrebbero essere _ strumenti validissimi per accelerare tale ·modifica in senso augurabile, allo stesso modo che possono essere strumento pericoloso, in quanto capaci di rafforzare una evoluzione della organizzazione di mercato contraria a quella desiderabile. Sarebbe necessario, pertanto, che si attui nell'immediato futuro un programma per la costruzione di impianti frigoriferi anche di tipo cooperativo per evitare che di molti vantaggi derivanti dall'uso delle attrezzature frigorifere usufruiscano categorie extra-agricole, così come accade attualmente essendo la maggior parte degli impianti di proprietà ed utilizzati da commerciantiesportatori. Ciò sarebbe auspicabile anche per correggere in parte l'eccessivo frazionamento dell'offerta e per la possibilità di ridurre i costi unitari di conservazione. Tale programma si prevede possa essere attuato con una certa facilità, non solo per la maggiore sensibilità che gli agricoltori meridionali cominciano a presentare per questi problemi, particolarmente a causa dell'attuazione del Mercato Comune Europeo, ma anche per le più ampie possibilità di finanziamento offerte dalle nuove disposizioni di legge (Piano Verde). CARLO CUPO 78 ' I I Bibliotecaginobianco

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