Nord e Sud - anno IX - n. 36 - dicembre 1962

• .Bonifica e riordino fondiario di Daniele Prinzi C'è polemica tra bonifica e riordino fondiario? o le due azioni si integrano? se è così, perché, a differenza degli altri Paesi europei, da noi il riordino praticamente non è stato mai attuato, o semmai è stato realizzato in un solo senso? Queste domande si pone chiunque senta ora parlare con tanta insistenza di riordino fondiario, quasi come di un intervento soltanto oggi attuale e di cui ora si avverta l'urgente e indifferibile bisogno, indipendenten1e11te o, si direbbe, quasi in contrasto con la bonifica nel significato cl1e siamo abituati a dare a questo termine; cl1e, al contrario, è conosciutissimo e accreditato anche nell'opinione pubblica più distratta, se non altro per la diffusione clamorosa che se ne fece durante il ventennio fascista. Quando si dice bonifica si pensa subito da noi al prosciugamento di paludi e alla malaria, quantunque ormai non siano che un cattivo ricordo. E questa impressione è rimasta anche quando le leggi successive a quella del Baccarini del 1882, · che appunto considerava la bonifica come risanamento idraulico a fine igienico, l1anno integrato l'intervento della bonifica con la creazione di tutte le altre infrastrutture rivolte a risanare l'economia agraria (e ancl1e quella non agraria) di un territorio. Il riferimento sostanzialmente idraulico è del resto anche giustificato dalla delimitazione dei co•mprensori di bonifica, che sono quasi sempre ancora sopratutto dei bacini idraulici, e dalla indubbia importanza preliminare che ha la regolazione idraulica nella valorizzazione essenziale ~ di una qualsiasi area. Questa origine d'impostazione pubblicistica, esterna e infrastrutturale, ha caratterizzato la bonifica anche quando il legislatore ne ha esteso le dimensioni e l'ha qualificata « integrale ». La bonifica, infatti, è partita e parte dalla convinzione che con le sue innovazioni infrastrutturali si arrivi a modificare il tessuto strutturale di un ambiente secondo un modello più o meno chiara1nente identificato. Al contrario, il riordino fondiario - e qui ci sembra la differenza sostanziale - interviene direttamente e immediatame11te sulla struttura, adattando le infrastrutture al nuovo ordinamento costruito. Vi è dunque contrasto fra le due tecniche? Diremmo, sostanziai30 Bibliotecaginobianco

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