Nord e Sud - anno IX - n. 36 - dicembre 1962

r La condizione degli insegnanti medi sempre più vasti di popolazione ha consentito ad un maggior numero di famiglie di accollarsi l'onere di far proseguire gli studi ai figli; dall'altro (ed è questa la causa principale) il mondo, del lavoro ha richiesto e richiede in numero crescente personale qualificato·. N~ll'anno scolastico 1939-40, gli alunni iscritti alle scuole medie statali di ogni ordine e grado erano 673.000; quelli iscritti alle scuole medie non statali 175.500. Nel 1945-46, le cifre erano di poco diverse: 670.300 per le statali, 208.700 per le non statali (G. Medici, Introduzione al piano di sviluppo della scuola, Roma 1959, p. 133). Nel 1951-52 (secondo i dati dell'ISTAT), gli studenti erano saliti rispettivamente a 863.468 e 237.865; nel 1958-59, sono stati 1.487.400 e 290.900. Nel 1959-60 gli studenti medi in Italia hanno sfiorato, in totale, i due milioni (esattamente 1.999.942). Previsioni prudenziali fanno salire il numero dei frequentanti le scuole medie dei diversi gradi e ordini nel 1970 a circa 4.000.000. È evidente che questo afflusso l1a creato e crea ad ogni nuovo anno scolastico nuove richieste d'insegnanti d'ogni genere di discipline; di qui l'aggravarsi della crisi nel reclutamento dei docenti, crisi che s'era già delineata per altri motivi. Un piano di sviluppo della scuola che sia veramente organico dovrà porsi, accanto al problema delle aule, dei tipi di scuola, dei programmi, delle borse di studio ecc., anche, anzi diremmo in primo luogo, il problema degli insegnanti. Giacché un edificio scolastico si può innalzare in un anno, un edificio prefabbricato in un tempo anche minore; ma un professore non lo si può improvvisare. Occorrono a11ni e anni di studio e di tirocinio; occorre quindi porsi sin d'ora il problema dei quadri per i prossimi anni, senza affidarsi al caso o alla fortuna, come s'è fatto sinora. LA CRISI NON È SOLO DI QUANTITÀ. Ma la crisi non è solo numerica, di quantità. Quando una carriera 110n offre più motivi d'interesse, i primi a disertarla sono gli elementi dinamici, insofferenti della medier crità, desiderosi di affermarsi e di vedere pubblicamente riconosciuto il valore del loro lavoro. Si verifica così una selezione a rovescio; le relazioni delle commissioni per i concorsi a cattedre di scuole medie, pubblicati nel Bollettino della P.I., parlano chiaro, co-n to·no talvolta allarmato. Ma non basta. Perché un personale qualificato e selezionato al momento dell'assunzione si mantenga al livello iniziale, occorre che il suo aggiornamento, culturale e tecnico, sia curato costantemente; se no, la routine corroderà le fibre migliori. L'uomo è come un motore; se si trascura la manutenzione, il rendimento cala. Ora il livello di un personale qualificato e selezionato lo si mantiene alto: 1) garantendogli quelle condizioni morali e materiali, che suscitino in lui un 21 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==