• La Redazione · e proprio nel momento in cui la relativa solitudine dell'India innanzi all'attacco cinese e l'equivoco atteggiamento di alcuni paesi come il Ghana facevano franare un'altra mitologia, quella dell'unità del Commonwealth. Ma come sbaglierebbero quegli inglesi, i quali innanzi a -questo fatto si lasciassero cogliere soltanto dal risentimento o da una disperata e futile nostalgia del passato di grandezza imperiale del loro paese, così sbaglierebbero quegli europei che si abbandonassero al ricordo delle ironie golliste sui « rapporti particolari » tra Gran Bretagna e Stati Uniti e alla soddisfazione di veder finalmente la stessa Inghilterra al loro medesimo rango. Nell'esame di cos~ienza che gli europei devono fare non v'è, no•n vi può essere posto per simili ~entimenti: l'ulteriore dimostrazio·ne del declassamento dell'Inghilterra è una nuova tragica manifestazione della debolezza europea; e gli inglesi che cedessero al risentimento anti-americano o gli europei che si rallegrassero di questa disgrazia britannica mostrerebbero di non aver inteso la gravità del momento, la vastità dei problemi e la lezione della realtà effettuale. Da qualunque parte si consideri la questione, sembra evidente che il solo modo che hanno gli europei per arrestare il processo di decadenza politica che li travaglia da anni è quello di costruire un'Europa unita: c'è da aug1.1rarsi che l'abbiano inteso· quegli inglesi che pensano con orrore alle rinunce di nazionalità, quei francesi che sognano un avvenire di grandeur per la Francia in Europa, quei tedeschi che si lasciano ipnotizzare dalle regioni dell'Est e che paiono pensare che una politica di neutralismo nazionalistico possa avvicinarli all'unificazione, e finalmente quegli italiani che si lasciano vivere senza preoccuparsi degli affari europei. Bisogna ripetere fino alla noia che il Mercato Comune con l'Inghilterra non è l'Europa politica e potrebbe addirittura diventare una causa di ritardo della costruzione federalistica; bisogna ripetere che un'Europa politica senza la Gran Bretagna e guidata da una Francia che tende a staccarsi dagli Stati Uniti non è una forza, ma una debolezza, e per di più un nuovo fattore di equivoco e di confusione; bisogna ripetere che nella crisi di impotenza dell'Europa il dovere delle forze socialiste europee è quello di abbandonare l'illusione neutralistica e di affiancare le altre forze democratiche nel tentativo di costruzione federalistica, sul quale oggi si proietta, oltre all'ombra minacciosa della sempre più grave crisi francese, anche quella, no11 meno minacciosa, della crisi politica che si va delineando nella Germania occidentale. LA REDAZIONE 18 Bibliotecaginobianco . I
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