Argomenti l'iscrizione del disoccupato, l'avviamento, il foglio di avviamento, le comunicazioni di cessazione del lavoro; insomma tutta quella documentazione in forza della quale la norma è formalmente rispettata e non si può incorrere nelle sanzioni penali comminate ai trasgressori, siano essi datori di lavoro o lavoratori. *** La situazione che noi denunciamo, forse con troppa crudezza, dovuta però a passione, non si pensi che non sia stata già avvertita dagli organi responsabili. Già il penultimo Ministro del Lavoro, l'on. Sullo, poco prima di lasciare il Ministero del Lavoro per quello dei Lavori Pubblici, aveva nominato una Commissio.ne di studio per esaminare una eventuale e possibile riforma del collocamento. La commissione non è però neppure stata insediata. D'altra parte, il Ministro del Lavoro attuale, l'On. Bertinelli, ha recentemente riconosciuto e dimostrato alle Camere, con franca spregiudicatezza, che le difficoltà che ostacolano il movimento ed il collocamento dei lavoratori da una provincia all'altra derivano dalla inefficienza degli uffici periferici del suo Ministero e dal personale addetto. E infine un ufficio della Direzione Generale del Collocamento della Manodopera ha intrapreso a studiare accuratamente la possibilità di adeguare le norme alla nuova realtà. È certo che la crisi del collocamento oggi è soprattutto tecnica; ed è fatale che tenda ad aggravarsi. Gli uffici di collocamento, così _come oggi sono organizzati, non posso,no tenere il passo con il progresso tecnologico e con la rapidità dello sviluppo economico. Era forse naturale che essi, nel 1949, venissero creati con finalità più assistenziali che tecniche, data la pesante situazione del mercato del lavoro di quei tempi. È altrettanto naturale che, se si vuole riorganizzarli, si debba puntare più al futuro che al presente, si debba tener conto dei fenomeni economici di oggi e dell'incessante loro evolversi, della automazione e della elettronica, che influiscono e condizionano non solo l'industria, ma anche i servizi. Comunque qui si è voluto solo porre il pro .. blema; il d.iscorso sul « da fare » sarebbe ora troppo lungo e non potrebbe che essere largamente indicativo: ci ripromettiamo di riprodurlo e approfondirlo in un secondo articolo. Auspichiamo solo che l'eventuale nuovo legislatore - se ci sarà! e se ci sarà, che non sia uno, ma una squadra, un gruppo di lavoro, un'equipe - no11 guardi più al passato, e. nemmeno al presente, ma affigga i suoi occhi nel futuro, predisponendo elastici strumenti, organi e mezzi che si possano adeguare alla dinamica di quel mondo del lavoro che si sta trasformando giorno per giorno. UMBERTO CASSINIS 95 Bibli~tecaginobianco
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