Nord e Sud - anno IX - n. 35 - novembre 1962

Argomenti nuovo moderno mondo del lavoro cl1e confusamente sorgeva e cercava di darsi una fisionomia ben distinta da quella del passato. *** La crisi del collocamento era implicita nel sistema: il primo colpo era logico che venisse dal disprezzo della norma costituzionale, che sanciva e garantiva al cittadino vuoi la libera scelta della attività lavorativa, vuoi il diritto di circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale. Ma la crisi oggi si è approfondita, sia per quanto riguarda gli istituti giuridici, sia per quanto riguarda la parte squisitamente tecnica della funzione collocatrice. In primo luogo sta lentamente morendo il sacro principio della « richiesta numerica », così sancito nell'art. 14 della_ legge del 1949: « la richiesta di lavoratori deve essere numerica per categoria e qualifica professionale ». Oggi è vero l'incontrario, e cioè l'eccezione cl1e consente la « richiesta nominativa ». E questo per vari motivi, fra i quali primeggia quello in forza del quale, in relazione al secondo capoverso dell'art. 14, « gli uffici di collocamento sono tenuti a soddisfare la richiesta (numerica) con lavoratori della categoria e qualifica professionale in essa indicate ». Gli uffici non sono in grado, e forse quasi mai sono stati in grado, di soddisfare le richieste numeriche con lavoratori delle categorie e qualifiche professionali richieste, per il semplice fatto che non hanno mai avuto strumenti e mezzi tecnici idonei per accertare la capacità professionale degli iscritti. Di modo che si è potuta sempre soddisfare la richiesta numerica quando si trattava di braccianti e di manovali: ma già nella edilizia incon1inciavano le difficoltà, con i terrazzieri e con i muratori; per non parlare dei settori produttivi metalmeccanici, siderurgici, chimici ed elettrici. Sin dal settembre del 1952 fu adottata una classificazione professionale rielaborata dal Ministero del Lavoro ad esclusivo uso del collocamento. In base ad essa gli iscritti nelle liste del collocan1ento vengono raggruppati in 26 categorie professionali, ognuna delle quali compren .. siva di un certo numero di professioni-tipo (199 in complesso), ripartite a loro volta in 2500 professioni. Lo stesso Ministero, sempre ad esclt1sivo uso del collocamento, è andato compìlando proprio in questi ultimi a11ni un dizionario alfabetico delle professioni, che ha cercato egregiamente di superare la oramai già scaduta classificazione professionale del 1952: dizionario bene impostato e correttamente compilato, che ha però purtroppo il solo difetto di essersi fermato alla lettera F. Il mondo d'oggi evolve troppo rapidamente, specie nella industria, cui si applicano in continuazione nuovi processi tecnologici, moderne 93 Bibli9tecaginobianco

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