Argomenti prime sette rate di rimborso del contributo di 22 miliardi di lire del febbraio 1961 (in occasione della riforma valutaria). L'ammontare delle « tranches » che entreranno in consolidamento è di circa 5 miliardi. Il rimborso avverrà in nove rate semestrali t1guali, a partire dal 30 . giugno 1966. Come si vede, per parte nostra si è concesso alla vicina repubblica un notevole respiro. L'attuale crisi sarà superata? A Belgrado, la soddisfazione per i successi di politica estera è venata di rispetto· perché non vanno bene le cose all'interno. Dal mese di maggio non si parla che del discorso di Spalato. Tito, dalla città dalmata, lanciò palle di fuoco contro la « gente dalla coscienza poco pulita » che v11ole arricchirsi ai danni della con1unità. Le vacanze ebbero un brusco arresto; i luoghi di villeggiatura si spopolarono; i ristoranti vennero disertati. Molti · rientrarono dall'estero, e si dice che ben mille automobili non abbia110 ripassato la frontiera jugoslava. Erano le automobili dei disonesti, o dei timidi. I sistemi del « decentramento » e dell' « autogestione aziendale », che sono i risultati dell'esperienza più che di un proposito uscito bell'e pronto dalla testa dei titoisti giunti al potere, scricchiolavano da tempo. Già altre volte Tito aveva denunciati i prevaricatori e gli sfruttatori. Egli ha sempre i11sistito, tuttavia, sul concetto cl1e i sistemi in se stessi funzionano, n1a che gli uomini « dimentica110 gli interessi della collettività ». Tito v11ol mantenere la dece11tralizzazione e la gestione diretta, « percl1é si sviluppi l'iniziativa creatrice, perché si governi 1neglio e non perché ognuno faccia i propri comodi ». . Comunque si sono stretti i freni intensificando la vigilanza da parte dei poteri centrali. Si sono emanati provvedimenti, si so110 aggravate le pene, si è sostituito il ministro della politica sociale, sono stati dimessi funzionari e burocrati colpevoli di « leggerezze » amministrative. Ma sopratutto si è rapidamente presentato all'Assen1blea federale il progetto definitivo d'una nuova costituzione. Al punto. quinto dei principi fondamentali della carta costituzionale già in esame si conferisce particolare rilievo alla presenza della Lega dei comunisti nello Stato: si afferma che la Lega è « la principale animatrice dell'attività politica », che « è destinata a salvaguardare e a sviluppare le co·nquiste della rivoluzione socialista rafforzando particolarmente la coscienza socialista e democratica degli uomini ». La Lega dei comunisti assumerà in sostanza compiti di controllo per evitare che si ripetano e si moltiplichino gli episo·di di malve_rsazioni, di ladronerie, di speculazioni egoistiche. Un efficace controllo presupporrebbe una maggiore suddivisione dei poteri al vertice. Come ho appreso a Belgrado da buona fonte 85 Bibliotecaginobianco
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