Nord e Sud - anno IX - n. 35 - novembre 1962

• Antonio Spinosa conosce frontiere politiche, se non quelle dei paesi con i quali non si intrattengono relazioni diplomatiche. Il ministero del commercio con l'estero è l'organismo preposto allo sviluppo dei rapporti economici f_ra l'Italia e le altre nazioni. Nell'attuazione pratica dei programmi il ministero si serve di Lln istituto che è a disposizione di tutti gli operatori: l'ICE, un organismo utile soprattutto alle medie e alle piccole aziende che non possono disporre di propri servizi, dispendiosissimi, per le indagini di mercato e per la partecipazione alle fiere internazionali. Nell'accentuarsi dell'interesse verso i paesi dell'Europa orientale, quando lo Stato ha ancora qualche titubanza, sono le stesse aziende a prendere l'iniziativa. Così è avvenuto per la « Mostra delle realizzazioni industriali » organizzata a Mosca nel mese di giugno dalla « Novasider ». Questi tuttavia rimangono casi sporadici perché lo Stato italiano profonde miliardi di lire per garantire la presenza dei nostri prodotti all'estero nelle Fiere campionarie. Giova fare in breve il punto dei rapporti economici e commerciali fra l'Italia e Cecoslo,vacchia. Sono rapporti di lL1nga tradizione. Prima dell'ultimo conflitto mondiale la Cecoslovacchia importava dall'Italia: macchine, cuscinetti a sfera, canapa, seta artificiale, frutta, formaggi, vino, ecc.; mentre noi acquistavamo luppolo, malto, vetrerie, ceramiche, bigiotteria, maccl1inari, ecc. Dopo il 1945 gli scambi sono continuati con alterne vicende. In cifre, il volun1e dell'interscambio è passato dai 16,9 miliardi di lire del 1931 a 34,3 miliardi dello scorso anno. Che tale aumento sia tuttora in fase crescente lo si desume dai dati relativi ai primi 7 mesi del corrente anno, durante i quali il volume degli scambi ha rag.giunto i 21 miliardi e 900 milioni di lire con un aumento del 20% circa rispetto allo stesso periodo del 1961. Si arguisce che, pur non esistendo complementarietà fra le due economie, i traffici possono egualmente ampliarsi in misura soddisface11te. Al fine di apportare un nuovo contributo allo sviluppo delle relazioni economiche fra i due paesi, nel 1961 venne firmato a Praga un Accordo a lungo termine per il quadriennio 1962-1965 che già nel primo anno di applicazione prevede 11n allargamento degli scambi di circa il 39% rispetto all'esercizio precedente. La lista delle importazioni risulta maggiorata, nei confronti delle 11ostre esportazioni, di un importo pari a circa 7 miliardi di lire; al fine di permettere ai cecoslovacchi la precostituzione dei fondi necessari per far fronte alle spese derivanti dall'utilizzo del porto di Trieste e da altre partite invisibili. Una parte notevole delle relazioni economiche fra i due Paesi è rappresentata dai traffici attraverso i~ porto di T-rieste e dall'utilizzo 78 Bibliotecaginobianco

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