Antonio Spinosa dal nome di una vetta carpatica: e sono montagne che camminano. Predomina ancora la bicicletta, ma già si nota lo sviluppo dei motocicli. Praga non conosce progressi nella produzio11e dei be11i di consumo l)é regge il passo con gli ammodernamenti edilizi. Gli alberghi sono rimasti fermi agli anni « quaranta », perfino. quelli di Piazza San Venceslao. L'Hotel Yalta, la cui denominazione celebra l'inserimento della Cecoslovaccl1ia nella zona di influenza sovietica, è il migliore, ma pur tuttavia antiquato. Ot1alcl1e avanzamento si nota i11vece nella fumosa Brno, capitale della Moravia, al ce11tro di una attiva zona di industrie e di . commerci. In Jugoslavia il panorama muta. Chi arriva i11fatti a Belgrado, dopo esser passato per la Cecoslovaccl1ia, si accorge subito che qui si respira un'aria diversa. Di notte le vie sono sfolgoranti cli luci: ogni negozio ha la sua insegna al neon. Nei locali tutto è nuovo, brillante. I bar si prolungano sui marciapiedi e nelle piazze con file di tavolini. A qualche anno indietro ci riporta Zagabria: vi è una certa stasi, fra le vestigie asburgiche che fanno di questa cittadi11a croata u11a brutta copia di Vienna. Si sente dire frequentan1ente che Praga è più viva di Mosca e che B~lgrado le supera ambedue. In realtà, se il primo posto in questa graduatoria spetta alla capitale jugoslava, Praga è sicuran1ente l'ultima, Ja più dimessa, la più arretrata, la più infelice. Mosca, Praga, Belgrado sono gli specchi fedelissimi delle condizioni politiche ed eco11omiche di questi tre paesi tipici. L'URSS, la Cecoslovacchia, la Jugoslavia costit uisco110 l'incarnazione di tre esperienze diversamente maturate in uno stesso alveo. Per esse il comunismo è un minirno comun deno1ninatore, non di più. La storia politica di questi paesi l1a avuto identità, ma sopratutto differenziazioni. Ciò non vale solo per la Jugoslavia, la cui ribellione a Mosca è fi11 troppo nota; vale anche per la Cecoslovacchia che attualmente si trova in ritardo sulla stessa Unione Sovietica. Mentre a Mosca la « destalinizzazione » è un fatto indiscusso e assodato, a Praga i dirigenti comunisti mostrano ancora perplessità e i11certezze. Una « cappa pesante ». incombe sul paese in seguito al permanere delle strutture politiche staliniste. Qualcuno tuttavia si aspetta che al prossimo congresso del partito co1nunista ceco - fissato per il 2 dice1nbre di quest'anno - si prendano decisioni rinnovatrici. Nel fratten1po la statua d~ Giuseppe Stalin, che si ergeva da una collinetta oltre la Moldava, continua ad essere ricoperta da u11 involucro di cemento e da un_a intelaiatura metallica. Non si ha il coraggio di abbatterla. Ho avuto occasione di passare spesso, in pochi giorni, sotto quello strano monumento, ogni volta accompagnato da una persona diversa: 74 Bibliotecaginobianco
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