• Docu,nenti ponendo mente ai rapporti particolarmente stretti di queste specialità con i giuristi di Filosofia del Diritto da una parte e quelli di Diritto Internazionale dall'altra. Analogamente, per loro natura, le facoltà di Lettere, Filosofia e Magistero, sono facoltà di filosofi, filologi, critici d'arte e letteratura, pedagogisti e via discorrendo. E poiché le scienze storiche si alimentano bensì del contatto con le discipline filologiche e filosofiche, ma non sono materie letterarie e filosofiche, finiscono inevitabilmente per essere relegate ai margini delle facoltà di Lettere o di Magistero. E ciò potrebbe spiegare anche la relativa benignità con cui sono trattate la Storia Antica e, fino ad un certo punto ancl1e la Medioevale, in confronto alla Storia Moderna, o peggio ancora la Storia Contemp·oranea, verso cui talune facoltà sembrano provare una sorta di orrore addirittura. Per tali motivi sembra poco realistica la proposta di alcuni colleghi di rimediare alla crisi in cui ci dibattiamo mercé la creazione di dipartimenti o magari corsi di laurea in scienze storiche soltanto presso le facoltà di Lettere. In primo luogo, è ovvio domandarsi perché tali dipartimenti o corsi di laurea non dovrebbero sorgere anche presso altre facoltà. Perché non presso le Scienze Politiche, che pure hanno un numero di materie storiche obbligatorie, nei loro piani di studio, superiore a quello stesso delle Lettere? Forse perché uno storico si ha da occupare poco di storia politica? E perché non presso i Magisteri, cui affluiscono orinai molti più studenti cl1e non a lettere e da cui esce un'imponente quantità dei futuri insegnanti di Storia nelle scuole medie? Forse perché occorre davvero sapere il greco per fare buoni studi di storia anche dell'età moderna e contemporanea? Oppure perché gli studenti del Magistero provengo110 spesso da strati sociali umili, ed è poco prudente che la storia sia esplorata dai figli dei poveri diavoli? Né si vede perché si dovrebbe negare un corso di laurea o magari un dipartimento di storia a Legge, che pure ha Storia del Diritto Romano e Storia del Diritto Italiano, oppure a Scienze Economiche, che ha la Storia Eco-- nomica ed a volte anche Storia delle Dottrine Economiche o Storia delle Esplorazioni Geografiche. Al contrario, non si vede perché non si debba pensare anche alle Scienze Naturali e Matematiche: forse perché è opportuno che la patria di Leonardo e di Galileo resti indietro agli altri paesi civili in fatto di Storia della Scienza? Ma in secondo luogo la proposta di creare un dipartimento o corso di laurea in scienze storiche entro le facoltà di Lettere cozza contro una ancora più seria difficoltà, e cioè che la Storia ha bensì molto a che fare con le discipline insegnate a Lettere e Filosofia, ma non vi ha molto più a che fare di quello che· non abbia con varie discipline 62 Bibliotecaginobianco
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