I Giornale a più voci tali scelte? In che modo, in altre parole, intende agire il Comitato lucano? Per una regione come la Basilicata, ha poi incalzato qualche altro, non basta un piano-inventario, ma occorre un vero piano di sviluppo, che indichi le scelte da fare. Non bastano quindi (chi parlava era il direttore generale dell'Ente Riforma della Puglia e Lucania, prof. Sacardaccione) i soli « tecnici», perché le scelte fra sviluppo dell'agricoltura o dell'industria, fra investimenti già previsti e quelli da richiedere per raggiungere determinati obiettivi, sono sostanzialmente politiche. Esse debbono essere precisate inizialmente, per facilitare la stessa giusta impostazione del Piano regionale. In sostanza, nella riunione del 5 ottobre .di quest'anno sono tornati in discussione temi già affacciatisi nella prima riunione, di un anno fa, e poi accantonati. L'esperienza ha dimostrato la necessità di rispettare esigenze programmatiche ed organizzative, tecniche, indispensabi~i per rendere l'ufficio del Piano regionale capace di registrare tempestivamente tutte le novità, e al tempo stesso per consentirgli di assolvere alla duplice funzione di rappresentare verso il centro le esigenze di sviluppo regionale, e di seguire gli interventi e le decisioni nella regione, affinché siano conformi al Piano. Molte altre cose si potrebbero scrivere a conclusione di questa cronaca, già troppo lunga. Per restare nei limiti che ci siamo imposti, noteremo solo che gli enti, le categorie, i sindacati, le amministrazioni locali, i partiti di Basilicata dovrebbero ormai rivedere la questione del Piano di sviluppo. L'impegno per il Piano, secondo le ammissioni generali, da tempo, doveva interessare tutte le migliori energie locali, e invece finora ciò non è accaduto. Basta questo a dimostrare il distacco netto, evidente, in questa iniziativa dalle affermazioni politiche e tecniche dette e ripetute da anni. Alla fine del '62 ciò appare insopportabile. In fondo, per avere solo un discreto piano-inventario, con buoni suggerin1enti tecnici, sarebbe bastato chiamare qualcuna delle società specializzate in consulenze e progettazioni, ed a quest'ora - un piano simile - la Basilicata l'avrebbe avuto da un pezzo. LEONARDO SACCO Per Francesco Flora Di Francesco Flora, sco·mparso lo scorso settembre in età certamente avanzata ma non tale da lasciare escludere che il suo lungo e fecondo lavoro potesse ancora, e per molto, continuare con vantaggio grande dei nostri studia humanitatis, si è già ampiamente occupata la stampa e si può presumere che la sua eccezionale figura di Maestro di critica letteraria verrà debitamente ricordata dalle riviste specializzate. Si può anche presumere che dell'uomo, sotto il rispetto politico, non mancheranno i profili, cui si andranno congiungendo inevitabilmente le polemiche, segno indubbio dei titoli 47 Bibliotecaginobianco
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