Nord e Sud - anno IX - n. 35 - novembre 1962

• Leonardo Sacco Quaroni presentò una relazione sugli « accertan,zenti preliminari per un piano della Basilicata». Dati i « lin1iti di spazio, di tempo e di spesa imposti» per quel congresso, il prof. Quaroni ed i suoi collaboratori si limitarOJ.?O ad indicare « una visione d'insie1ne dei problen1i lucani, sia pure sommaria e grossolana, ma tanto completa, tuttavia, ed esplicita, da fornire una indicazione ed una guida sufficientemente chiara per ogni ulteriore studio che volesse avventurarsi sulla strada del piano regionale vero e proprio ». A questo punto conviene riportare per intero alcuni periodi della relazione Quaroni: « Iniziata la raccolta del materiale di studio già elaborato, dovevamo renderci conto di due cose: da una parte della presenza nella regione di una notevolissima quantità di studi già compiuti, di cui molto spesso non potevamo servirci, proprio per certe loro qualità positive di visione dettagliata, parziale o impersonale; dall'altra della presenza nella regione di un ambiente culturale completamente cosciente dei problemi del Mezzogiorno, disposto ad una collaborazione completa nell'interesse del suo paese, ma che dovevamo utilizzare, per il nostro lavoro, soltanto per quello che aveva già dato negli studi di cui abbiamo già detto, non avendo noi né il tempo né gli altri mezzi necessari ad organizzarlo in un vero lavoro di gruppo. Tutto il lavoro fatto per i piani di bonifica, che coprono oggi quasi l'intero territorio lucano, lavoro d'enorme interesse per chi debba studiare il piano, appunto, della Basilicata, si è dovuto lasciarlo intatto per l'uso dei pianificatori futuri, tanto laborioso e difficiìe sarebbe stato cavarne, in poco tempo, quanto serviva per l'occasione. E lo stesso diremo d'altri studi particolari, per tanti versi vicini al nostro, quali, ad esempio, gli studi per i piani regolatori di Potenza e di Matera, e l'indagine sociologica che in quest'ultima città andava conducendo il Gruppo Friedmann dell'Unrra-Casas e dell'INU. « Accanto ai dati forniti direttamente dall'Istituto Centrale di Statistica, dal Provveditorato alle 00. PP. e dagli altri organi amministratori, abbiamo avuto la ventura di trovare il materiale elaborato dalla SVIMEZ per il suo Program,na regionale di sviluppo economico, lavoro che aveva raggiunto, per la Lucania, un notevole approfondimento già nel settembre dello scorso anno. Partendo dalle linee programmatiche della direzione generale, il prof. Rossi-Doria aveva costituito il "Gruppo lucano di studi SVIMEZ ", nel quale lavorano forze di prim'ordine, conducendo indagini secondo metodi aggiornatissimi, spediti, e sintetizzati nel modo che a noi occorreva. Naturalmente dato il carattere essenzialmente agricolo dell'economia della regione e data la figura del coordinatore, la cura maggiore era stata posta nei rilevamenti e negli studi interessanti appunto il settore economicoagricolo della vita della ·regione. Ma. va detto a grande merito del Rossi-Doria, e' è già, nelle ricerche da lui condotte, il tentativo di superare i confini d'una economia vista troppo da vicino a mezzo dell'interessamento per tutti quei fatti più precisamente sociologici che possono vitalizzare e liberare dalle pericolose astrazioni scientifiche lo studio economico. Gli studi sulla geologia, l'idrografia, la pedologia, le destinazioni colturali, la proprietà e il possesso della terra, i tipi di conduzione, l'insediamento rurale, la produzione e il reddito agricolo, ed infine i mercati, determinavano già per se stessi una visione tanto chiara dell'economia agricola lucana da permettere, con l'aiuto delle altre indagini suddette, una divisione del territorio della regione in zone e sottozone a caratteristiche geografiche, economiche e sociali omogenee: la base di partenza, cioè, per ogni ulteriore studio verso il piano. 40 Bibliotecaginobianco

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