Vittorio de Caprariis non meno famoso ed assai più importante « patronnage » federale. Come abbiamo detto, analizza11do in concreto i problemi si giunge alla conclusione della necessità del sistema bipatitico perché il regime pre- . sidenziale funzioni il meglio possibile. Un altro punto ancora del rapporto del « Club Jean Moulin » sembra meritevole di qualche delucidazione, ed è quello dell'opportunità dell'elezione diretta del capq dell'esecutivo. « Diciamolo francamente - si legge nel rapporto in questione - : la classe politica commette un gravissimo errore, se crede di poter dare scacco al gollismo sul problema dell'elezione del capo dell'esecutivo a suffragio universale. L'idea è ragionevole; ed è sensata. Dopo tutto, sarà alquanto difficile persuadere i francesi che essi non sono capaci di fare ciò che, in un modo· o nell'altro, fanno americani, inglesi e tedeschi. Nei congressi di partito e nelle riunioni di deputati si proverà, magari, un fremito di orrore a vedere evocato il fantasma di un capo dell'esecutivo che trae il suo potere da una fonte diversa dell'investitura delle camere. Il paese, da parte sua, troverà la cosa naturale, ed avrà ragione. Il terreno scelto per la battaglia anti-gollista è veramente pessimo ». Si può ammettere che De Gaulle, prospettando l'idea dell'elezione diretta del presidente, abbia fatto una mossa assai abile demagogicamente; si può anche concedere che il paese trovi la cosa natural.e; ma quello che mi sembra veramente difficile da accettare è che degli studiosi di scienze politiche cedano, nell'analisi di un problema istituzionale, alla sollecitazione della demagogia altrui o al fascino di una dottrina meramente nu.merica della democrazia. Guardiamo spregiudicatamente come stanno le cose nella realtà politica: v'è, che io sappia, uno solo dei paesi democratici progrediti la cui macchina istituzionale preveda l'elezione diretta del capo dell'esecutivo, ed è la repubblica federale degli Stati Uniti d'America. Né in Inghilterra né nella repubblica federale tedesca avviene nulla di simile: in entrambi questi paesi v'è un regime parlamentare; ed anzi in Gran Bretagna vi sarebbe, addirittura, quello che agli estensori del rapporto del << Club J ean Moulin » sembra il modello classico di regime parlamentare. Ora, se si considera il caso degli Stati Uniti, si vedrà che le cose stanno laggiù un po' diversamente da come immaginano alcuni dottrinari: lasciamo pure da parte il fatto che originariamente neppure l'elezione del presidente americano era diretta, e chiediamoci perché i costituenti di Filadelfia decisero che il presidente dovesse essere eletto da tutto il paese. La risposta è semplice: perché gli Stati Uniti erano (e sono) una repubblica federale, perché in questa il Senato era di gran lunga il più potente ed importante dei due rami del legislativo e perché, final1n.ente, i senatori erano, per disposizione 24 • Bibliotecaginobianco
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