Il Convegno di S. Pellegrino co,me temporanei; mentre, accanto ad essi, se ne pongono altri, ancora più complessi, connessi agli squilibri che le società ad alto reddito manifestano nel settore del consumo: squilibri il cui superamento richiede una incidenza dell'azione economica p11bblica molto maggiore che nel passato e tale da modificare radicalmente l'attuale realtà economica del paese. Siamo così al nocciolo delle polemiche che contro la programmazione si sollevano in questi giorni, ed è qui che l'argomentazione di Saraceno si fa più serrata ed interessante: quando, cioè, egli contesta la legittimità di ritenere portato dal libero gioco delle forze economiche un equilibrio come l'attuale, frutto di spinte e controspinte di elementi dotati di disuguale potenza, cl1e, volta a volta, si compongono in sintesi precarie e, al limite, irrazionali: « se tutto ciò dà luogo ad un meccanismo che si ritiene di poter definire di mercato, non si vede perché la stessa qualificazione non possa n1antenersi a partire dal momento in cui il complesso di istituzioni e di iniziative in essere viene ordinato, mediante una politica di piano, alla soluzione di problemi che, nel momento dato, sono giudicati vitali e che il meccanismo· in atto non riesce a risolvere ». Tanto più cl1e la politica di piano, con il ristabilire un certo equilibrio tra le varie forze in gioco, « riavvicina e non allontana il sistema verso un tipo più legittimamente definibile di mercato ». La questione vera è di stabilire a chi tocchi il compito di giudicare sulla essenzialità, o « vitalità », di determinati problemi; di· stabilire la scala politica dei valori di cui l'azione programmatrice è la proiezione pratica e la realizzazione co11creta. È una questione di difficile soluzione in quanto essa dà luogo a un grande problema politico, il maggiore forse della nostra generazione. E in tal modo l'intende Saraceno quando afferma: « la politica di piano ed il programma che da essa si esprime rientrano dunque nell'azione politica e non soltanto in quella parte di tale azione che costituisce la politica economica; attraverso la politica di piano il sistema di valori prevalente in una società viene convertito in obbiettivi politici; a questi obbiettivi dovrà ade-- guarsi il programma eco-non1ico negli obbiettivi e nelle modalità nonché l'azione effettiva che sul progra1nn1a viene fondata ». Risultano superate così dalla lucidità e dalla razionalità di Saraceno le ingenue posi .. zioni di fiduciosa attesa dell'opera dei tecnocrati, che si sono viste presenti in altri settori del Convegno. La ricerca di una nu9va scala di valori pone grossi problemi ai cattolici, è stato affermato a S. Pellegrino. Ma non ad essi soltanto: si tratta ora di vedere se le posizioni da cui i cattolici e i. laici muovono per tale ricerca siano molto o poco distanti. Dopo la « quattro giorni 13 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==