Nord e Sud - anno IX - n. 35 - novembre 1962

LETTERE AL DIRETTORE " Miracolati e scontenti ,, Caro Compagna, leggo sulla tua rivista un breve articolo di Ernesto Mazzetti, Miracolati e scontenti, assai distaccato e « ironico » verso quegli intellettuali, i quali denotano perplessità o hanno assunto una posizione di radicale rifiuto· nei confronti del cosiddetto miracolo econo1nico italiano. Grosso e delicato argomento, che qui non voglio affrontare: esso ovviamente meriterebbe pagine e pagine di meditatissima analisi, aliena da qualsiasi più o meno ripugnante improvvisazione sociologica ed econoniica. È al tono, piuttosto, e all'atteggiamento del Mazzetti che qui voglio accennare; tono e atteggiamento abbastanza sorprendenti in un giovane che ben, conosco e del quale ho potuto più volte apprezzare la serietà e la consapevolezza di certi assunti. .. Questa volta, egli parla degli intellettuali cui si accennava poco fa, col tono di chi gode ottima salute e li chiama «sofferenti» impegnati a «decorare» la nostra cultura; con olimpico sarcasmo li sferza a sangue come « nuovi mistici e_nuovi esteti »; li gratifica con teutonica asprezza di « incapacità d'intendersi e d'intendere»; irride con spregiudicata sufficienza alla « predilezione della Sapienza e della Bellezza»; li bolla come «chierici-mistici»; scopre con pacato ribrezzo che « la loro critica sfocia nella teologia » in nome di una pretesa o dogmatica « superiorità etica dello stato socialista»; dall'alto del suo empireo sorride delle « doglianze degli esteti e dei decadenti »; fa regredire Elémire Zolla a compilatore di « trattati di demonologia », e via sconnettendo. Giovane è il Mazzetti, purtroppo invecchiatissimo è il suo linguaggio. E reperibile, ahimé, nelle paludi dell'analfabetismo mentale di tutti i tempi: negli antri del fu Minculpop dove con altrettale « ironia » si ghignava degli « intellettuali-piagnoni »; reperibile, perfino, nel taglio mentale del dottor Goebbels, il quale asseriva che, allorquando fiutava in giro odor d'intellettuali, correva ad assicurarsi se la sua pistola fosse sufficientemente carica; linguaggio, infine, di stretta pertinenza dell'onorevole Scelba quando esercitava la sua tagliente dialettica contro il « culturan1e ». Come sia riuscito il Mazzetti ad assumere e a riassumere in sé, tutt' a un tratto, -siffatti « precedenti », mi risulta perlomeno incomprensibile e, un po', anche penoso. Tuo, sinceramente, LUIGI COMPAGNONE A giustificazione di questo concitato sfogo di Compagnone c'è probabilmente la sua « ripugnanza » per gli approfondimenti di certe questioni, spe- ' 127 Bibliotecaginobianco

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