La ricerca geografica e i problemi territoriali della politica di sviluppo perché mi sono proprio occupato di problemi dei quali i geografi possono dire che sono i loro problemi, li ho sentiti dapprincipio come problemi politici e mi sono poi reso conto, dopo avere sperimentato un approach sociologico, che essi potevano e dovevano essere affronta_ti anche e forse meglio con il « metodo » geografico, con lo « spirito >> geografico. E so anche che per far questo è necessario il « bagaglio della cultura geografica », per dirla ancora con Toschi; e posso pure ammettere senza difficoltà che, per dirla con Colamonico, « la Geografia applicata è sempre e anzitutto Geografia ». Ora, quanto al « bagaglio della cultura geografica » di cui io mi sarei fornito, certo mi si potrebbe far osservare che esso non è sufficiente; e mi sembra che Colamonico cerchi di affermarlo là dove dice che « il possesso della Geografia non si improvvisa »~ Ma io potrei fargli osservare che - per chi vanta alcuni anni di milizia in vari campi della cultura, e ha potuto avvalersi di insegnamenti molto alti in sedi molto qualificate, per chi, insomma, è già fornito di un « bagaglio » di cultura - potrebbe essere più facile, che non per le « nuove reclute », fornirsi di un « bagaglio » di cultt1ra geografica e sapersene servire. E può anche capitare, lo dico senza alcuna tracotanza, di sapersene servire meglio di quanto non se ne serva chi è fornito di un vecchio e pesante « bagaglio di cultura geografica », e soltanto geografica. Colamonico afferma, infine, sempre a proposito di geografia applicata, che « dalla Geografia si può giungere alla Geografia applicata, mai però si devono legittimare i tentativi di muovere da una 'così detta Geografia applicata ' al fine di pervenire alla Geografia ». E poi aggiunge che « chi non ha il possesso della Geografia non può praticare che una specie deteriore di Geografia applicata ». Si potrebbe anche essere d'accordo su quest'ultimo punto, purché ci si intenda sul « possesso della Geografia » e poi si « legittimino » anche i tentativi di muovere dagli studi di geografia applicata al fine o•di pervenire alla geografia o anche di non pervenirci affatto, qualora si vogliano continuare studi di geografia applicata o qualora ci si volesse dedicare ad altri studi, arricchiti dall'esperienza acquisita nel campo della geografia applicata. Ratzel - ta11to no1nini - cominciò con lo studiare l'emigrazione dei cinesi in Califor11ia, problema soprattutto sociale, e poi ha preteso di « pervenire alla Geografia»; Gravier ha studiato Paris et le desert français e poi ha voluto insediarsi « nel suo buio piccolo ufficio dell'amministrazione del Piano » (si veda ciò che ne scrive Car- . tier ne Le 19 Europe), continuando a praticare difficili sentieri di geografia applicata per aprirli anche alla classe politica, per trovare, cioè, 123 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==