• Aldo Canonici hanno sciolto ogni ulteriore resistenza, se non quella dei bravi borghesi che cercano di rifiutare un riconoscimento difendendosi attraveso lo esento umorismo qualunquistico e limitandosi a vedere nello psicoanalista colui che può agire da consolatore di vecchie ed agiate zitelle in cerca di ·chi voglia ascoltare i loro sfoghi. Quanti fatti della nostra epoca possono e devono avere una spiegazione psicologica? Basta sfogliare un giornale per accorgersene: la condanna di un Pasolini, l'avvistamento collettivo in certi periodi dei dischi volanti, i fenomeni di divismo per una Brigitte Bardot o un Rossano Brazzi. Per misurare questo interesse crescente e sufficiente pensare che uno dei grossi produttori di Hollywood sta facendo realizzare un film su Freud e più di un regista sta pensando seriamente a portare sullo schermo un'opera così indigesta per il pubblico medio come il Diario di una schizofrenica di Marguerite Sechehaye. È quindi attraverso un processo del tutto logico che dopo i films e le rubriche fisse di psicoanalisi su alcuni giornali, venisse a nascere questo libro del Servadio che ha la forma di un dizionario, ove i fatti della nostra vita quotidiana possono essere rintracciati in ordine alfabetico, ciascuno di essi con la sua spiegazione secondo il metodo freudiano. Tutto ciò in una forma sopratutto rivolta al profano, in 1nodo che questi possa leggere il materiale come si trattasse di un romanzo o consultarlo di volta in volta alla ricerca di una chiave che lo introduca in un mondo poco noto. Aspetti veramente poco conosciuti, come qt1ello del « securitone » ed un notevole numero di altri, su cui ciascuno di noi ha spesso soffermato la propria attenzione. Basti scorrere l'indice: Lolita, celibi con madre, urlatori, Moby Dick ... Scandagliare il proprio inconscio significa spesso giungere a conclusioni che sul piano coscier1te possono ripugnare ed indignarci. Vediamo, ad esempio, una spiegazione della gelosia, limitandoci naturalmente non a quei casi in cui il sentimento sia giustificato dal comportamento poco ortodosso dell altro coniuge, ma ai soli casi di gelosia morbosa. Già Freud aveva citato nei suoi scritti il caso di una donna 1 aquale nutriva al livello inconscio desideri di infedeltà nei riguardi del proprio marito. Per un fenomeno di proiezione essa attribuiva questo tipo di desideri al marito stesso e ne era perciò gelosa. In altre parole era come il suo inconscio si difendesse da queste fantasie dicendo: non sono io a desiderare di tradirti; sei tu la persona infedele che_ andrebbe punita. E sotto lo stesso profilo vanno visti i sogni in cui uno dei coniugi o fidanzati sogna di essere tradito dall'altro. Il desiderio che tende a realizzarsi in sogni del genere è un desiderio inconscio di infedeltà da parte del sognatore. In tutti questi casi l'infedeltà dell'altra persona è in parte temuta (e di qui i sentimenti di angoscia e di dolore), ma in parte anche desiderata perché essa potrebbe in certo modo consentire, se non addirittura giustificare, un comportamento analogo in chi mostra sol tanto di tenerla. Per restare nel campo sentimentale, e una volta assodato che il « caso» gioca molto poco nella nostra vita p~ichica, come-interpretare i cosiddetti 112 I Bibliotecaginobianco I I
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==