• Ernesto A1.azzetLi - Ester Piancastelli ambito non specializzato né accademico, tra problemi di rilevante attualità ed importanza. E merita perciò l'augurio d'una larga diffusione. ERNESTO MAZZETTI Keynes in sintesi Diceva un cr1t1co cinematografico che la prova del fuoco per un film consiste nel proiettarlo un quarto di secolo dopo averlo girato, e osservare le reazioni del pubblico. Una prova del genere tentano ora le Edizioni di Comunità pubblicando in edizione italiana la Teoria dell'occupazione della Robinson, seguita da un piccolo gruppo di saggi minori (Teoria dell'occupazione, Milano, Edizioni di Comunità, Saggi di cultura contemporanea, 1962). La teoria dell'occupazione comparve in Gran Bretagna, per l'appunto venticinque anni or sono e, anche se si nota qua e là qualche sintomo di.. obsolescenza, nel complesso l'opera supera brillantemente la prova. Essa fu originariamente ideata allo scopo di offrire una sintesi della teoria keynesiana in veste accessibile anche ai principianti. Questo rende ragione dello stile discorsivo e non eccessivamente rigoroso e dei frequenti richiami a situazioni concrete rigi1ardanti l'economia della Gran Bretagna. Allo stesso. scopo è destinata ad adempiere questa edizione italiana: la traduzione della Teoria Generale del Keynes infatti non è stata accompagnata dalla produ.- zione di opere di carattere divulgativo che potessero servire di introduzione alla lettura di quel difficile testo; ognun sa come nelle nostre univerversità la difficoltà di introdurre lo studente alla conoscenza della moderna teoria macroeconomica dipenda proprio dalla scarsità di testi introduttivi accessibili al profano. Forse la traduzione di altre opere consimili (ad esempio la Guida a Keynes di Hansen) avrebbe adempiuto ancor meglio a questa funzione; ma, in compenso, il testo della Robinson presenta una vivacità di pensiero e una ricchezza di spunti che in definitiva il lettore finisce col rallegrarsi sinceramente per la scelta fatta. Gioverà avvertire subito che, per alcuni aspetti, il testo della Robinson appare irrimediabilme_nte sorpassato. Nel discutere i problemi dell'equilibrio nell'illustrare il rneccanismo del moltiplicatore e l'influsso degli investimenti monetario internazionale l'autrice fa frequente riferimento al sistema monetario aureo (pag. 34), ormai poco più di un relitto storico; similmente, sull'equilibrio economico, la Robinson oscilla fra una esposizione in termini di occupazione (tipica del Keynes e dei suoi seguaci immediati) e una spiegazione in termini di reddito 11azionale (che è quella orn1ai entrata nella trattatistica odierna). Del resto, lo stesso titolo (teoria dell'occupazione e non teoria del reddito) denuncia la stretta aderenza agli schemi mentali del primo dopoguerra e della gra11de crisi, imperniati -più sui problemi della lOS Bibliotecaginobianco
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