Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

Recensioni sero di cultura e con la cultura di una solida fibra ideale. All'irrazionalismo si giunge talvolta, occorre dirlo, non per ·un cammino morale e filosofico, ma, purtroppo, per inintelligenza e poca chiarezza d'idee. È quindi con vivo interesse che attendiamo la riedizione de Le delusioni della libertà, convinti che essa rappresenterà un nuovo notevole contributo a riflessioni di un certo tipo e alla ulteriore chiarificazione di problemi politici e culturali. Il merito del Vita-- Finzi è di proporre all'attenzione anche scritti e personalità di solito tenute più in ombra, ma che direttamente contribuirono al formarsi di una certa temperie culturale e ne furo·no, nello stesso tempo, espressione; e di trattare anche di personalità francesi, che generalmente la storiografia ufficiale, più preoccupata delle cose di casa nostra, mantiene sullo sfondo o nemmeno ricorda. In proposito viene, ancora una volta, da dispiacersi per la nessuna attenzione che i nostri studiosi rivolgono alle vicende e alla cultura della Germania e dell'Austria-Ungheria: eppt1re certe scelte e certe simpatie hanno non raramente origine teutonica. MARIO CACIAGLI La Germania tra libertà e riunificazione Acutamente introdotti da Altiero Spinelli, sono stati pubblicati in volume (La Germania fra libertà e riunificazione, Comunità, Milano, 1961), i cinque articoli che Karl Jaspers ha scritto per il settimanale « Die Zeit » tra l'agosto e il settembre 1960, completati da postille, da tre altri brevi saggi e infine dal testo della famosa intervista televisiva del marzo 1960, che suscitò aspri attacchi dei nazionalisti tedeschi contro Jaspers. Naturalmente si tratta di attacchi che fecero e fanno onore al filosofo tedesco, anche se la lettura riposata del testo e di quanto l'autore ha avuto modo successivamente . di aggiungere ai suoi concetti politici in tema di riunificazione della Germania fanno considerare quegli attacchi, a chiunque possegga un minimo di senso comune, del tutto ingiustificati. Per rendersi conto di ciò, tuttavia, é forse necessario fare un passo indietro e ricordarsi, o ricordare, che J aspers é uno dei pochi filosofi rilevanti del mondo contemporaneo, e soprattutto di quelli tuttora viventi, che abbiano preso in tempo e con vera coeren-- za una posizione politica di difesa dei valori di libertà. Più ancora di Russell, che ogni tanto, anche se forse suo malgrado, fa qualche carezzina all'orso sovietico, Jaspers ha gettato senza esitare tutto il peso della propria non trascurabile autorità di pensatore sulla bilancia dell'Occidente, forte altresì di un passato integro, privo di compromessi col nazismo, e di una coscienza profonda degli straordinari pericoli che minacciano oggi l'umanità, quale risulta soprattutto dal suo noto volume sulla bomba atomica. Per quanto radicali, dunque, possano essere i dissensi che la sua filosofia suscita in sede 77 Bibliotecaginobianco ..

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