Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

l .e. sare Lanza Peraltro ciò risulterebbe possibile, al punto che il PLI ha annunziato più volte il proprio intendimento di non rinunciarvi. per primo (con lq scopo, del resto assai scoperto, di sfruttare in sede elettorale una possibile rottura voluta dalla DC). Come si comporterà allora il partito democratico cristiano? I suoi dubbi sono chiari, perché con il centrosinistra varato al Congresso di Napoli e ormai divenuto certo alla Provincia, la durata della convergenza al Comune non è facile. Tuttavia, in possesso di 20 seggi su quaranta, la DC, invece di negoziare la collaborazione dei socialisti potrebbe essere tentata di fare a meno di questa collaborazione giudicata « scomoda »,procurandosi quel solo voto che le manca con i noti sistemi. Nei centri della provincia, poi, lo abbiamo già detto, le aperture a destra sono tutt'altro che liquidate. Il PSI cosentino, nel corso delle trattative per la collaborazione da fornire alla Provincia, ha insistito duramente sulla situazione delle giunte di Rossano e Corigliano; e per la verità il comitato provinciale della DC da tempo aveva inviato un perentorio invito alle sezioni interessate, di richiamare i consiglieri democristiani di Corigliano e Rossano all'osservanza della nuova linea del partito. Ma a Rossano almeno - questo è un fatto ·certo - non si aprirà a sinistra, perché ad indurre gli uomini di quella giunta alla « svolta » non è valso, a quanto pare, neppure il recente intervento del vice-segretario del partito democristiano, on. Salizzoni. La giunta, che è al vertice dell'amministrazione di Rossano oggi, cederà il posto con certezza ad un'altra ancora, ma di centro-sinistra non si parla. Dato l'inserimento anacronistico e «appiccicaticcio» dei neofascisti nelle giunte di Rossano e Corigliano, la liquidazione della apertura a destra in fondo sarebbe pure un valido risultato da raggiungere, in attesa naturalmente di successivi sviluppi e a costo per il momento di ricorrere all'intervento del c'ommissario. Per ora tuttavia, fino a quando cioè le cose non si saranno definitivamente chiarite, la situazione politica cosentina è paradossale: al Comune la DC attua la convergenza, al Consiglio Provinciale è a· pochi passi dalla conclusione del centro-sinistra, in provincia, infine, nonostante sporadiche opposizioni si può ammirare, in due grossi centri come Corigliano e Rossano, la collaborazione dei democristiani con i neofascisti! Abbiamo parlato di rottura, ad opera del centro-sinistra in Calabria; e crediamo di non esserci espressi così a torto. A Nicastro, centro di trentamila abitanti del Catanzarese, si è avuto un esempio di opposizione interna che può essere citato degnamente allo scopo. Al Comune, dopo un lungo periodo di reggenza commissariale, le elezioni amministrative del novembre del 1960 favorirono la DC, con un aumento di 68 Bibliotecaginobianco

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