Apertura a destra e a sinistra in Calabria soprattutto alla Provincia. Là il partito democristiano si ebbe 126.673 voti e solo tredici seggi: il partito comunista, con 70.950 voti, ottenne 7 seggi, mentre 5 seggi andarono, con 52.365 voti, al partito socialista. Ai missini spettarono tre seggi, uno solo al partito demoitaliano e al partito liberale .. Insomma, com'è chiaro, al Consiglio Provinciale la DC era evidentemente « impostata»: apertura a destra o apertura a sinistra, non vi erano altre soluzioni possibili. Il centro-destra fu scartato subito, senza possibilità di scampo: suscitò scalpore il ventilato passaggio di un consigliere missino (Balsano) sui banchi della maggioranza, ma poi non se ne fece nulla. Alla Giunta presieduta dall'avv. Baldo Pisani, chiaramente ispirata a posizioni di destra, ha fatto seguito di recente la giunta di transizione De Luna, nata con compiti limitati, in attesa delle decisioni del congresso di Napoli. Oggi poi, dopo la « svolta storica », la giunta De Luna ha rassegnato le dimissioni e alla Provincia si va respirando finalmente l'aria del centro-sinistra. Il PSI ha richiesto inizialmente quattro assessorati, mentre la Democrazia Cristiana rinuncerebbe tutt'al più a tre assessorati (due effettivi e uno supplente) e non sarebbe disposta ad alcuna concessione per la vice-presidenza. Il PSI, a poco a poco, si è andato avvicinando alle posizioni democristiane e rinuncerebbe anche alla vice-presidenza, contro la prassi che vuole il vicepresidente socialista in tutte le giunte di centrosinistra, purché Presidente della novella Giunta sia il prof. Antonio Guarasci, giovanissimo esponente della « base » in provincia di Cosenza e perciò collaboratore dell'on. Misasi. Si tratta in sostanza di rivedere qualche punto e di ordinare il programma, ma in ogni caso fin da ora il centro-sinistra può dirsi realizzato. In campo amministrativo la lotta è sintomatica, perché un ravvedimento generale è in atto al pari del rivolgimento di alcune cariche; ma mentre il PSI incalza, la « destra» democristiana è, come suol dirsi, piuttosto dura a morire. Per esempio, i socialisti hanno più volte avanzato una loro candidatura per la Presidenza dell'Ospedale Civile, ma anche per l'Ospedale la « destra » della DC è decisa a non n1ollare. Per altri enti minori i socialisti, senza dubbio, verranno soddisfatti e però resta da vedere se potranno dichiararsi soddisfatti. Al Comune, inoltre, mentre la vita amministrativa dorme sonni tranquilli perché il Consiglio Comunale non è stato convocato neppure una volta dall'inizio dell'anno, il nuovo orientamento politico ha destato non poche perplessità. Infatti, come abbiamo visto, la DC si regge con i voti di un consigliere liberale e di un demoitaliano, che in fondo sono povera cosa, ma restano sempre necessari se il partito di maggioranza volesse· rimanere nel piano delle convergenze più o meno centriste. 67 Biblio ·ecaginobianco
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