Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

• Antonio Ghirelli pari almeno al sestuplo di quelli garantiti nelle giornate feriali. (Si noti tuttavia di sfuggita che il gettito pubblicitario dei giornali sporti_vi è relativamente ridotto, perché i produttori hanno scarsa stima per le possibilità economiche dei lettori e non trovano neppure motivi di opportunità politica nel sostenere questo tipo di stampa). In ogni caso, il problema delle redazioni - per la edizione del lunedì - consiste nella· difesa di un decente equilibrio tra le notizie, l'impaginazione e la tempestività delle spedizioni verso i mercati della. provincia. Semmai è all'interno del resoconto che si registra un'evoluzione piuttosto i11teressante negli anni del secondo dopoguerra; la cronaca minuta lascia il posto ad una formulazione più complessa del racconto, con maggiore interesse per l'analisi tattica e psicologica della gara e dei suoi protagonisti. Nella misura del possibile, cioè per quel poco che è consentito dall'eseguità dello spazio, si dà voce anche ai pareri, alle confidenze, agli sfoghi degli atleti e dei loro mentori, con le interviste strappate negli spogliatoi, sotto lo striscione del traguardo o dinanzi ai microfoni della radio-televisione: tutto materiale che sarà poi sviluppato negli altri giorni della settimana, con un crescendo spesso ossessivo. È un lavoro che esige un particolare impegno, tanto più arduo quanto più riluttanti ed in~spressivi sono gli eroi della_ domenica. La tecnica redazionale dei giorni feriali è, pressappoco, mutuata dai quotidiani della sera e dai rotocalchi. Non che sia scomparsa completamente, negli ultimi anni, la parte critica, perché, anzi, la fortuna del giornale sportivo resta tuttora ancorata al prestigio delle « firme » come non accade quasi più per gli altri giornali; ma cresce tumultuosamente l'altra parte, quella riservata alla amplificazione dei retroscena, alla polemica, ai pronostici, ai profili biografici dei campioni, alle curiosità statistiche, confidenziali, sentimentali; e una terza, originalissima e altamente positiva, si va facendo faticosamente strada nelle congerie di commenti e pettegolezzi, la parte dedicata alle discussioni di politica sportiva e allo studio dei problemi di fondo della gioventù, militante o meno nel movimento atletico. A tratti si riesce perfino a preservare - nella foresta dei motivi di interesse spicciolo - una terza pagina di gusto quasi letterario, nella quale fanno le loro prove, talora non disdicevoli, scrittori anziani e giovani. Lo sforzo per elevare il livello tecnico e culturale di questo genere di pubblicazioni, è innegabile e comune ai quattro quotidiani italiani, nonché a gran parte delle « rubriche » sportive ospitate dai giornali politici. Forti sono tuttavia le tentazioni dello- scandalismo e fortissime le remore campanilistiche, in omaggio alla faziosità inguaribile 64 Bibliotecaginobianco

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