Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

Il giornalismo sportivo pettegolezzi. In principio, ovviamente, il giornale sportivo nasce come settimanale, cioè come appendice esclusiva della domenica in cui si sono concentrate le competizioni di ogni genere e specialità; quindi· sorge l'esigenza del secondo numero, venduto in generale al mercoledì mattina, con il grosso commento scritto a mente fresca, in punta di penna e con una garbata diluizione dei motivi tecnici o umoristici. Si passa, poi, al terzo numero settimanale, che è quello del sabato o. della domenica, il numero dedicato alla presentazione, all'illustrazione del programma. Per lunghi anni, l'articolazione del giornale sportivo resta questa del trisettimanale, con un sensibilissimo divario di tiratura fra il lunedì e gli altri due giorni e con cadute catastrofiche nei numeri di martedì, giovedì, venerdì e sabato. In taluni casi, sono motivi industriali a suggerire la trasformazione del trisettimanale in quotidiano, in rapporto ai costi della carta o alla disponibilità della redazione; salvo poi avvertire la opportunità di trovare un pubblico anche per i giorni vuoti ed una pubblicità supplementare per le pagine bianche. Col « boom » del dopoguerra, la situazione migliora, sia perché si fa più raffinata la tecnica del « prolungamento » della notizia, sia perché l'organizzazione degli sport professionistici tende a spostare una parte dell'attività agonistica nei giorni feriali. Basta un incontro internazionale di calcio al mercoledì, una corsa ciclistica o una « serata » di pugilato tra il giovedì e il venerdì, perché le ragioni del giornale sportivo si moltiplichino e l'interesse dei lettori rimanga desto lungo l'arco dell'intera settimana. L'esercizio è profittevole anche per il periodo estivo in cui - salvo le grandi competizioni ciclistiche ~ non sono vivi che gli sport dilettantistici: nuoto, atletica leggera, canottaggio e così via. In media su cento lettori italiani, ottanta restano indifferenti alle vicende di queste nobili discipline, talché abbandonerebbero in massa il quoti- . diano sportivo se non fossero attratti da abili variazioni sul tema preferito. È ovvio che il giornale meglio attrezzato per le edizioni feriali, è in grado di conservare gran parte della propria clientela anche nei periodi meno densi di avvenimenti, come in quelli estivi in cui si è fatto cenno, o quello collocato tra febbraio e aprile, durante il quale per solito l'interesse per il campionato di calcio declina nell'ottanta per cento dei centri, in rapporto all'assestamento della classifica. Il progresso tecnico meno rilevante è stato segnato, rispetto al giornalismo pionieristico, dall'edizione del lunedì. Esso soffre di una ipertrofia di avvenimenti, grandi e minuti, dal torneo regionale o cittadino al campionato su base nazionale o addirittura europeo e mondiale; e per giunta, è gravato da un volume di impegni pubblicitari che è 63 Biblio~ecaginobianco

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