• Antonio Ghirelli blico degli appassionati sportivi con quattro quotidiani. Nei paesi anglosassoni il quotidiano specializzato è considerato una stortura; in Francia esiste un solo giornale del genere 3 , che tuttavia si può classificare come il migliore del mond.o in linea assoluta per la ricchezza dell'informazione e l'autorità dei giudizi tecnici; nell'Unione Sovietica solo da pochi anni il trisettimanale « Sovietski Sport » è diventato quotidiano, presumibilmente con molte ristampe locali ma con direzione e redazione unitarie. Perfino nell'Italia fascista, che allo sport diede un impulso sensibilissimo, i quotidiani specializzati si limitavano a due, stampati uno al Nord e uno nel Centro-Sud: la « Gazzetta dello Sport » e il « Littoriale », fondato quest'ultimo nel 1928 a Bologna, sotto gli auspici del gerarca Arpinati, e trasportato a Roma al principio degli anni trenta. « Tuttosport » fu fondato, come settimanale e poi tri-settiinanale, a Torino nel 1945; « Stadio » nacque a Bologna nell'immediato dopoguerra: nello stesso periodo, dalle ceneri del « Littoriale » scaturì il « Corriere dello Sport ». Vale la pena di sottolineare che, almeno negli ultimi quattro o cinque anni, la diffusione di ciascuno dei quattro quotidiani sportivi non è stata affatto soffocata dal successo degli altri due. È vero il contrario. Il crescente interesse delle m·asse italiane per lo spettacolo sportivo, il miglioramento medio del livello di vita, la propaganda positiva svolta dalla radio e soprattutto dalla televisione per la conoscenza delle più svariate specialità agonistiche, il progresso nella compilazione ed impaginazione degli stessi giornali, hanno complessivamente allargato la loro area di influenza. Analizzeremo a parte, uno per uno, questi elementi; per ora abbiamo fretta di sottolineare che il fenomeno è tanto più notevole in quanto coincide con una evoluzione molto lenta, quasi impercettibile, nel reclutamento ài sportivi militanti da parte delle Federazioni ufficialmente riconosciute e dei cosidetti enti di propaganda (para-politica): al punto che si potrebbe addirittura parlare di un rapporto inversamente proporzionale tra il numero degli italiani che fanno sport e quello dei frequentatori di stadi o dei lettori di giornali specializza ti. È da osservare altresì che un sensibile squilibrio si manifesta anche 3 «L'Equipe», diretto da Jacques Goddet. Prima della guerra il giornale parigino si chiamava « L'Auto ». Era stato fondato da Henry Desgrange, l'inventore del Tour ciclistico di Francia. La tiratura abituale del foglio francese oscilla intorno al mezzo milione di copie giornaliere, con punte massime di 800 mila nelle grandi occasioni. Contrariamente a quanto accade nei giornali specializzati italiani, « L'Equipe» recluta gran parte dei propri :redattori tra gli ex-atleti: il che dimostra, al tempo stesso, che in Francia la pratica sportiva è più diffusa nei ceti borghesi di quanto non sia da noi, e che il livello culturale dei suoi sportivi è in media più elevato. 56 Bibliotecaginobianco
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