Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

Editoriale Avevano paitra del neutralismo dei socialisti: erano i~ molti a fomentare la preoccupazione che l'apertura a sinistra avrebbe indebolito la presenza atlantica dell'Italia e avrebbe annullato, o per lo meno attenuato, l'impegno europeistico del nostro governo. E fra coloro che fomentavano in mala fede o nutrivano in bitona fede questa preoccupazione v'erano anche ambienti giornalistici, e in qualche caso perfino diplon1atici, che rappresentano in Italia i paesi amici, gli alleati della NATO e i soci del MEC. A questi anibienti si rivolgevano, e tuttora si rivolgono, le destre italiane, animate da zelo atlantico ed europeista: e spesso, troppo spesso, harino trovato ascolto. La verità è che la fedeltà atlantica e l'impegno europeistico sono per le destre italian.e affatto strun1entali. I fascisti che sono i portavoce delle destre italiane non possono capire la politica atlantica ed europeista, ne recepiscono la forma anticomunista, ma non ne accettano i contenuti democratici. E quanto ai Malagodi e ai Bettiol, anche se la loro interpretazione della politica atlantica ed europeista non e di marca nazionalistica, come quella degli ex-arnbasciatori fascisti di Michelini o come quella degli ex-ambasciatori fascisti di Covelli, non per questo è una interpretazione meno strumentale e nzeno ambigua di quella per cui sono diventati atlantici ed europeisti, in questa congiuntura politica, coloro che investivano Sforza e De Gasperi con le stesse contumelie che, ai loro tempi, D'Annunzio e Federzoni riservavano a Nitti e a Giolitti. Non è il neutralismo dei socialisti che può indebolire la presenza atlantica e attenuare l'impegno europeistico dell'Italia, se presenza atlantica ed impegno europeistico non vengono svuotati dei loro originari contenuti democratici, se riescono a sfuggire all'abbraccio mortale degli Anfuso e dei Cantalupa, come a noi sembra che ora sia possibile grazie proprio all'apertura a sinistra. È stato comunque un grosso rischio per l'atlantismo e l'europeisn10 quello di identificarsi con le formule degli avversari dell'apertura a sinistra, quello di fornire munizioni a coloro che altro non si proponevano se non di scongiurare le conseguerize sul piano interno dell'apertura a sinistra. E si deve rico3 ibliotecaGino Bianco

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