Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

• Giornale a più voci proprie di un organo di programmazione per la imprescindibile necessità, scaturita dalla pratica, di armonizzare gli interventi ordinari e straordinari dello Stato e dei privati in determinate aree e in determinati settori. Nel. quadro di tali fondamentali funzioni i Consorzi sono chiamati non soltanto ad eseguire, sviluppare e gestire le opere di attrezzatura della zona, come qualcuno potrebbe ritenere, ma soprattutto a percepire, segnalare e collaborare nella risoluzione dei problemi connessi con la politica di indt1strializzazione. Il loro contributo è pertanto determinante per chiarire il funzionamento e la struttura delle zone e risolverne le anomalie e le carenze, sulla base di un programma che miri, con sensibilità socio-economica, a valorizzare al massimo tutte le componenti dell'ambiente, per inserirle nel processo di sviluppo. Tale inserimento è indispensabile per creare un nuovo equilibrio che si sostituisca all'antico, definitivamente infranto dalla industrializzazione i11 atto, e per suscitare la partecipazione di tutte le forze ai sacrifici e ai benifici della nuova realtà economica. La positiva evoluzione del fattore umano e la sua valorizzazione, ia trasformazione dell'ambiente secondo nuovi schemi, piuttosto che la sua costrizione negli stessi, sono i presupposti e la garanzia di uno sviluppo economico equilibrato e duraturo, che i Consorzi sono tenuti a realizzare. L'aderenza dello stesso piano consortile ai presupposti menzionati è l'indice per valutarne in pratica la validità. Il piano non può quindi trascurare nelle sue previsioni il fabbisogno di manodopera e i problemi della disoccupazione creati con lo stesso esproprio dei terreni. Gli inevitabili squilibri debbono essere prontamente segnalati dai Consorzi, e superati, per non pregiudicare tutte le previsioni. ~ali compiti si rivelano abbastanza ardui per i Consorzi ali' inizio della loro attività, sia per la mancanza di preparazione, sia per gli ostacoli interni suscitati dall'ostruzionismo di alcune forze. I Consorzi, come abbiamo visto, sono infatti costituiti con la partecipazione, in primo luogo, degli Enti locali, le cui capacità e senso di responsabilità di fronte a certi problemi sono stati ampiamente e negativan1ente sperimentati in passato. Le forze dominanti in seno a tali organismi, è noto, sono per lo più legati a schemi e a concezioni di classe, ispirate a gretti particolarismi e ad un errato concetto del prestigio sociale. Esse pertanto, piuttosto che adeguarsi, e porre le loro capacità reali ed intellettuali a disposizione della nuova realtà economica, preferiscono esercitare la loro influenza in seno agli organismi consortili per deviarne l'attività e falsarne gli scopi. Non è raro, pertanto, il caso di pseudo - enti, costituiti con finalità apparentemente di interesse generale, ma in sostanza per inserire nei Consorzi determinati elementi. La spiegazione di un tale comportamento va in buona parte ricercata anche nel timore della classe dei proprietari terrieri di essere scavalcata dalle nuove leve di industriali, e di perdere il controllo sulle forze lavorative locali, dal cui infimo tenore di vita esse traevano profitto. Il loro ostruzionismo tende quindi a ritardare il processo di industrializzazione 47 Bibliotecaginobianco

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