Giornale a più voci provato. Tale orientamento rappresenta un incentivo per i Consorzi e risponde inoltre al principio dell'organicità nella esecuzione delle opere di attrezzatura .. La Cassa, essendo chiamata a contribuire entro certi limiti, coordina l'esecuzione delle opere in modo da soddisfare esigenze di carattere più generale, mentre i piani consortili diventano per essa fonti di informazioni. Quanto agli effetti giuridici, il piano consortile è equiparato ai piani territoriali di coordinamento, quali vengono compilati dal Ministero dei LL. PP. a norma dell'art. 5 della legge 17 agosto 1942, n. 1150. La differenza tra i due tipi di piani sta nel contenuto: mentre quello ministeriale ha lo scopo di orientare e coordinare l'attività urbanistica da svolgere in una determinata parte del territorio nazionale e, subordinatamente, prevedere la sistemazione di zone industriali, quello consortile invece ha lo scopo di prevedere la sistemazione della zona industriale, coordinare gli insediamenti e le attività imprenditoriali, orientare e, se è necessario, limitare l'attività urbanistica. Sulla base del piano approvato il Consorzio può procedere agli espropri necessari non solo per le opere infrastrutturali, ma an~he per predisporre aree idonee agli insediamenti industriali. Bisogna in proposito precisare che la facoltà di esproprio del Consorzio è normale quando si tratta di eseguire opere di infrastrutture, mentre ha carattere alquanto speciale quando è esercitata al fine di acquisire aree per gli insediamenti industriali. In questo secondo caso, infatti, essa non si giustifica sulla base di precisi progetti tecnici, ma sulla base della approvazione del piano, quale garanzia degli impegni assunti dal Consorzio sia di fronte alla Pubblica Amministrazione, che deve concedere l'esproprio, che di fronte ai proprietari espropriandi. Il Consorzio può anche imporre contributi di miglioria sui fondi, che, per effetto dell'esecuzione di opere infrastrutturali, ricevono un incremento di valore patrimonialmente valutabile. Circa la procedura di approvazione dei piani, non possiamo fare a meno di rilevare nella norma una certa incompletezza o, perlomeno, una difettosa formulazio:r;ie. Infatti, essa · richiede la pubblicazione preventiva del piano durante quindici giorni per le osservazioni dei privati. Tale pubblicazione dovrebbe sostanzialmente rispondere alle esigenze di salvaguardare gli interessi dei privati, consentendo loro di esprimere suggerimenti e osservazioni atte a prevenire o limitare danni ai singoli. Tuttavia nessun obbligo esiste per il Consorzio di prendere in considerazione tali osservazioni. Pur non contestando, in linea di principio, la legittimità della pubblicazione, non riusciamo a vedere in essa se non un ritardo all'approvazione del piano ed un richiamo ai proprietari dei fondi perché ne aumentino i prezzi. Si avverte pertanto ancora una volta la necessità di una norma di legge atta a congelare tempestivamente il prezzo dei terreni. La questione è connessa anche con la preoccupazione di conservare, in assenza di norme giuridiche, i terreni alla destinazione prevista nel piano; in quanto questo, 45 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==