• GIORNALE -A PIÙ VOCI Napoli, la legge speciale e le " amministrative " Qualcuno, parlando recentemente di Napoli e dell'ennesima legge speciale intervenuta a medicare i suoi 1nalanni, ha voluto ricordare la storiella del pover'uomo affamato che, trovatosi innanzi ad una mensa riccamente imbandita e rimasto indeciso, tra tanto ben di Dio, sulla pietanza da scegliere per cominciare il succulento pasto, finì per cadere sfinito dalla fame e dall'incertezza. L'apologo è suggestivo, 1na calzerebbe maggiormente se innanzi alla città esistesse davvero questa dovizia di vivande; il che purtroppo non è, nonostante la contraria opinione di qualcuno cui va insieme il merito di aver sollecitato l'approvazio11e della Legge e il demerito di averne esagerate le attitudini miracolistiche. Non per questo, però, è meno grave il pericolo che Napoli finisca come il poveraccio dell'aneddoto. Anzi, almeno a giudicare da certa confusione di idee cl1e regna tra gli esponenti della classe politica cittadina, c'è da temere che la quarantasettesima legge speciale per Napoli svanisca, come le quarantasei che l'hanno preceduta, senza sanare alcuno dei cronici mali della città o, quel ch'è peggio, senza contribuire per nulla all'avvio di un processo di sviluppo economico. Non vogliamo anticipare tesi che riserviamo alla conclusione del presente articolo, ma è u11 fatto che, dopo averla lungamente richiesta, Napoli si è trovata impreparata a ricevere la sua nuova legge speciale; così come è un fatto - e il dibattito apertosi in merito all'impiego della legge ne è ulteriore prova - che esiste una frattura sempre più profonda tra la classe politica napoletana (o meglio la parte più folcloristicamente rappresentativa di essa) e quell'area della cultura cittadina di cui sono espressione i tecnici e gli studiosi di politica e d'economia. Abbiamo accennato al dibattito intorno ai modi di utilizzare le recenti provvidenze speciali: esso sinora si è sviluppato sia innanzi all'opinione pubblica (grazie a riunioni indette da organismi quali l'Unione Industriali, la Camera di Commercio, l'Ente Porto ecc., nonché ad iniziative di stampa), sia nel chiuso degli uffici pubblici e dei comitati cittadini dei partiti. Tra le iniziative di questo secondo tipo è da annoverare quella (che alcuni hanno criticata, ma che a nostro avviso non è stata inutile) adottata un paio di mesi fa dal Commissario Straordinario al Comune con l'inviare a dirigenti di Enti ed uffici pubblici e a tecnici qualificati - invitandoli a pronunciarsi al riguardo - un questionario recante le direttive di massima a cui il Municipio riteneva doversi attenere nella programmazione delle opere da finanziarsi coi fondi della legge. Tuttavia è prevedibile che ora, in seguito alla decisione governativa di indire per il prossimo giugno le elezioni amministrative, la discussione proseguirà esclusivamente alla luce del sole, essendo quello della legge speciale uno dei temi fondamentàli della imminente campagna elettorale. 36 Bibliot~caginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==