Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

NOTE DELLA REDAZIONE Malagodi a cavallo della tigre L'on. Malagodi - con il plebiscitario consenso raccolto nel recente congresso del PLI - ha certamente portato a termine nel migliore dei modi quella operazione di « omogeneizzazione » del suo partito, alla quale con fervore e diligenza si accinse fin dalla sua prinia investitura a segretario. La direzione nella quale l'« omogeneizzazione» è stata cercata fu evidente fin dapprincipio: converrebbe definirla come sforzo di completa identificazione tra liberalismo e liberismo se il grado di sviluppo raggiunto da determinate forze capitalistiche in diversi settori dell'economia italiana non imponesse di definirla piuttosto come uno sforzo di risoluzione delle istanze liberali nelle esigenze di una politica conservatrice. Questa definizione possiede - e lo sappiamo bene - la virtù di indignare e scandalizzare l'attuale dirigenza del PLI: in quale occasione - essa fa presente - il PLI si è opposto al varo di provvedime11ti « sociali », quando, naturalmente, erano compatibili con l'interesse generale? Si potrebbe, invero, discutere anche su questo. Mf!- basta rispondere che è una particolarità del conservatorismo contemporaneo quella di poter essere compatibile con tutta la socialità e le innovazioni che si vogliano, purché queste abbiano la caratteristica di essere strettamente particolari e settoriali. Il gioco delle forze sociali nella società moderna è così complesso, le possibilità di pressione e di ascolto di cui dispongono le forze che hanno in mano alcune importanti leve del potere economico sono così varie, la dinamica dei fenomeni economici è suscettibile di tale plasticità che il riprendere per altra via ciò che in un modo o nell'altro si è voluto o dovuto di tanto in tanto concedere è unicamente questione di tempo o di opportunità. C'è del resto una situazione extra-italiana che illustra con piena evidenza il significato di queste osservazioni, ed è quella inglese, nella quale la distinzione tra conservatorismo e liberalismo - ad onta della assai maggiore semplicità dello schieramento politico inglese rispetto a quello italiano - persiste tenace ed è espressiva di una differenza profondamente sentita in quel mondo politico. Poiché altro è l'« apertura>> paternalistica, illuminata e, se si vuole, anche intelligente ai problemi cosidetti sociali, con il chiaro fine di sbloccare al minimo costo le tensioni politiche e sociali più acute e pericolose (come in pratica propone la terapia malagodiana); ed altro è l'impegno e la decisione riformatrice intesa a porre i problemi particolari e generali di una società in una fase critica del suo sviluppo e a risolverli nel senso di condizioni che ·diano luogo ad una più larga e libera articolazione di tutta la vita del paese (nel che si può e si deve far consistere oggi il liberalismo in Italia). Il liberalismo postula pertanto oggi in Italia incisioni profonde nel tessuto della vita 29 Bibliqtecaginobianco

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