Kennedy, un anno dopo que, la classe dirigente democratica americana sembra aver superato il trauma psicologico e politico dell'assunzione delle responsabilità di governo, e sta avviando una politica nuova, di cui si possono già intravvedere le principali linee direttrici. Ma c'è qualcosa d'altro che è necessario segnalare e valutare, perché può essere di primaria importanza per la crescita del partito democratico. Si tratta di uno di quei fatti che i nostri corrispondenti non usano rilevare, e che, tuttavia, è più rilevante di molti dei fatti di cui essi ci danno di solito notizia: una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti. Con una maggioranza di sei a due i giudici della Corte hanno, per la prin1a volta nella storia americana, adottato il principio che le corti federali sono competenti a decidere sulla distribuzione dei seggi delle assemblèe legislative degli Stati, quando tale distribuzione implichi una violazione dei principi della Costituzione federale. Questa decisione appare subito di estrema importanza a chi ricordi che nelle legislature statali la distribuzione dei seggi è stabilita in base a leggi o regolamenti che non sono state rivisti da decenni ed in qualche caso addirittura da un secolo. Il che vuol dire che la composizione di quelle assemblee legislative è anteriore, per così dire, al fenomeno dell'urbanizzazione, che ha rivoluzionato la distribu_zione della popolazione statunitense; e che quindi le campagne sono sovrarappresentate, mentre le città sono sottorappresentate. L'esempio- . limite è la California: qui l'eletto della Contea di Los Angeles al Senato statale rappresenta sei milioni di cittadini, mentre un suo collega ne rappresenta solo quattordicimila! Questo è certamente il caso più clamoroso; ma le analisi statistiche dell'Università di Virginia· hanno mostrato che 11ella maggior parte degli Stati la popolazione rurale è notevolmente sovrarappresentata a danno di quella urbana. E se si tiene presente che le contee rurali sono per lo più repubblicane, mentre le città sono in prevalenza democratiche (sulle quarantuno maggiori città americane ventisette sono a maggioranza democratica contro quattordici a maggioranza repubblicana) si coglie subito l'influenza che la decisione della Corte Suprema può avere sulla vita politica del paese: la fisionomia delle legislature statali può essere profondamente mutata a vantaggio dei democratici. Ma l'analisi delle possibili conseguenze di questa sentenza sarebbe manchevole se non si ricordassero altri due fatti notevolmente importanti: innanzi tutto che l'ossatura fondamentale dei partiti americani è a base statale e non federale: il che vuol dire che un rafforzamento della rappresentanza del partito democratico nelle legislature dei singoli Stati implica un notevole rafforzamento del partito stesso e delle sue « macchine » statali, e ciò non potrà non avere influenza anche per le 19 Bibliotecaginobianco
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