Vittorio de Caprariis ciali », ai piani di costruzioni di case, di assistenza medica gratuita e di potenziamento del sistema scolastico, ma li ha soltanto accantonati per doppiare il 1962, che, com'è noto, é un anno di elezioni di « midterm ». D'altro canto, l'impegno che il governo ha spiegato e sta spiegando presso il Congresso per far passare le leggi che prevedono la liberalizzazione dei rapporti comrnerciali con l'area del MEC e quelle sulle riforme fiscali e sulla detassazione a favore dei redditi destinati a nuovi investimenti discriminati, non solo n1ostrano che l' équipe democratica si sta avvicinando ai grandi problemi dell'economia americana (utilizzazione piena dell'apparato produttivo e disoccupazione) e pone alcune premesse per una programmazione degli investimenti elastica ed insieme razionale, e fondata su alcune scelte di priorità; ma mostra110 anche che essa sta superando il complesso d'inferiorità nei confronti del Congresso e si accinge a gettare nella bila11cia il peso della Presidenza. E da quest'ultimo punto di vista, proprio l'episodio da cui abbiamo preso le mosse per la nostra analisi, l'episodio, cioè, della battaglia dell'acciaio, é strettamente significativo; e può essere (ed é augurabile che sia) il preannuncio di un nuovo stile nell'esercizio dei poteri presidenziali da parte di Kennedy. Del resto, anche l'attacco che il Presidente in persona ed alcuni dei suoi collaboratori hanno la11ciato 11el novembre scorso contro i raggruppamenti di estrema destra é indizio di questo stile nuovo cui si é appena accennato. Col denunciare la tracotante irresponsabilità e l'insipienza politica di gruppi come la John Birch Society, col ricordare all'opinione come essi sostanzialmente tradiscano i veri interessi del paese, Kennedy é parso assumere quella posizione di leader politico cl1e é propria del Presidente degli Stati Uniti. E qui vorremmo ricordare a quanti in Italia prendono scandalo e menano scalpore per l'esistenza in America della John Birch Society e di raggruppamenti affini, che il prezzo che bisogna pagare per la libertà di tutti è anche l'esistenza di siffatte organizzazioni; e vorren1mo ricordare, altresì, che allo stato dei fatti esse non rappresentano quasi nulla e non rappresenteranno nulla fino a quando saranno criticate e combattute, come sono attualmente criticate e combattute, da entrambi i grandi partiti. Non si dimentichi che il fenomeno del maccartismo poté assumere le dimensioni che assunse perché il partito repubblicano, con alquanta irresponsabilità, fece propri alcuni dei temi del senatore del Wisconsin nella campagna elettorale del '52, e tollerò, poi, fino al '54 , gli isterismi di quel senatore e degli amici di lui; ma che il fenomeno cessò di essere politicamente rilevante allorché il partito repubblicano stesso, che pure l'aveva in parte avallato, prese a combatterlo. A un anno di distanza, o poco più, dalla sua ascesa al potere, dun18 Bibliotecaginobianco
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