Kennedy, un anno dopo confronto al passato le realizzazioni del governo, esse non sono ancora abbastanza vicine all'obiettivo vero, di portare la nostra economia su quella base di sano pieno impiego e di piena produttività, che é necessaria per affrontare il problema della disoccupazione continuamente risorgente in pericoli di rapida crescita delle nostre forze di lavoro e di aumento altrettanto rapido del progresso tecnico ». Walter Reuther esige troppo, in troppo breve tempo! Il pieno impiego e la piena produttività dell'immenso apparato industriale americano non sono cose che si possano avere in un giorno solo, o con una sola legge, ma sono la conseguenza di un accerchiamento e di un'aggressione dei problemi da tutte le direzioni possibili. Sarebbe erroneo ed ingiusto dimenticare che quando l'Amministrazione propone una certa politica del commercio con l'estero e dei rapporti di scambio con l'area del Mercato Comune pone anche le premesse per una soluzione di quel problema. Tuttavia, v'era qualcosa di molto importante che Kennedy ed i riformatori che lo circondano avrebbero potuto fare, o almeno cominciare a fare: ed é un esempio classico di riforma sui margini, ma su margini decisivi per il futuro. L'analisi di Galbraith aveva fornito una chiave preziosa per l'intelligenza di certi aspetti della civiltà economica americana contemporanea, ed aveva suggerito, \ insieme, le grandi linee di un ridimensionamento : un regime di relativa aùsterità, un ripensamento approfondito delle direzioni degli investimenti, un'intelligente programmazione di questi in modo da ristabilire l'equilibrio tra la produzione di beni di consumo e le esigenze dell'interesse collettivo. L'economista aveva mostrato che lo squilibrio tra la produzione per i consumi privati e quella per il pubblico interesse (uno squilibrio a tutto svantaggio di quest'ultima) impoveriva la nazione ed insieme costituiva un ostacolo al pieno sfruttamento dell'apparato produttivo ed allo sviluppo ulteriore dell'economia del paese; ed il politico, che in Galbraith s'univa all'economista, aveva suggerito anche alcune delle misure concrete per riparare a quello squilibrio. Sembra a noi che appunto da questa analisi della realtà economica americana e da questa responsabile idea di una programmazione efficiente e razionale avrebbe dovuto muovere, in primo luogo, la politica dell'Amministrazione democratica. Questa scelta di priorità avrebbe chiaramente suggerito all'opinio11e pubblica che lo sforzo che le era stato chiesto era indirizzato veramente a costruire l'avvenire migliore per tutti. E diciamo pure che una politica del genere avrebbe avuto all'estero un successo superiore ad ogni aspettativa, superiore ad ·ogni vittoria diplomatica su questo o quel problema.I più intelligenti democratici in Europa sanno benissimo che il sistema americano funziona molto meglio, sul piano materiale, di quello sovietico, e garantisce, insieme, il dispiegamento di quelle libertà 11 Bibliotecaginobianco
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