• Gilberto Antonio Marselli con1e « gruppo » piuttosto che attribuirgli questa o quella denominazione « burocratica ». Infatti come tale esso è stato conosciuto e, soprattutto, visto in questo quindicennio di sua attività nel Mezzogiorno o, meglio ancora, come il « gruppo di Rossi-Doria ». Sarebbe stato, invero, molto strano - ed inspiegabile anche - se il Prof. Rossi-Doria, che - lo si è visto - aveva tanto influito su gruppi e persone più o meno vicine a lui, non avesse finito con il costituire, attorno a sè, un gruppo attivamente impegnato ed operante nel Mezzogiorno proprio nello spirito del suo « Riforma agraria ed azione meridionalista ». Tanto più, poi che - e n1ai come in questo caso - la funzione ed il ruolo di un tale gruppo avrebbero trovata la loro motivazione nella natura stessa - fin qui più volte ricordata - del problema di fo11do del Mezzogiorno: essere, cioè, una società sostanzialmente agricola con particolari caratteristiche ambientali e strutturali, ma, al tempo stesso, in via di trasformarsi.· Per cui, anche prescindendo dalla sua particolare posizione di meridionalista attivo e militante, sarebbe stato addirittura innaturale se Rossi-Doria, nella sua qualità di docente di Economia e politica agraria in una facoltà meridionale, non avesse cercato di approfondire lo studio di questa realtà proprio in chiave tecnica, economica e politica e, al tempo stesso, non avesse teso ad interpretarla dinamican1ente sì da poter partecipare alle discussioni sul Mezzogiorno anche con il conforto di questi strumenti di analisi. Ma laddove, credo, la funzione del gruppo ha avuto maggior valore è proprio nel coraggio innovatore, nella continua ricerca di nuovi strumenti e di nuovi metodi e, anche, nel saper perseguire certi obbiettivi, nel saper legare ad esso altri studiosi di diversa provenienza in grado di integrare gli strumenti economico-agrari con altri ugualmente utili ed indispensabili. E direi che q11esto aspetto innovatore - secondo alcuni perfino ri, voluzionario - prese le mosse da una constatazione di fondo fatta da Rossi-Doria sin dai tempi del suo confino, degli studi teorici e delle sue letture di quell'epoca. Quella stessa constatazione, che lo ha sempre spinto a perfezionare la tecnica di analisi di un territorio sia che ciò fosse richiesto per l'elaborazione di un piano di bonifica (e, quindi, per la formulazione dei relativi indirizzi di trasformazione fondiaria) o di un intervento di riforma fondiaria e sia per la preparazione di un piano di sviluppo territoriale (regionale o, comunque, zonale) o di un qualsiasi altro intervento anche a semplice livello com11nitario. 122 Bibliotecaginobianco
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