Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

• Gilberto Antonio Marselli ad entrambi- sia pure in misura diversa - penso mi renderà particolarmente difficile il parlarne. D'altronde entrambi hanno molti punti in comun.e, che in gran parte, dipendono dalla presenza, a Napoli, di Manlio Rossi-Doria: in tal modo il discorso viene a ritornare al punto di partenza e si potrebbe quasi dire che era inevitabile che ciò fosse stato così. Del Centro studi « Nord e Sud» - come precedentemente ho detto di quello collegato a « Il Mulino » - si deve, innanzitutto, notare che la sua attività prende le mosse da epoca molto precedente alla sua costituzione (gennaio 1957) e, forse, anche alla pubblicazione del primo fascicolo dell'omonima rivista (dicembre 1954). Bisognerebbe, onestamente, risalire alle prime esperienze meridionaliste di quel gruppo di giovani - e di meno giovani - che, ancor prima che la guerra fosse finita, avevano già sentita la necessità di i1npegnarsi a ricostruire, su basi sostanzialmente nuove, questo Mezzogiorno. Più esplicitamente - e per meglio individuare quel nucleo pii1 ristretto, che giunse all'esperimento « Nord e Sud » - bisognerebbe ricordare Renato Giordano, Vittorio de Caprariis e Francesco Compagna; riandare ai loro rapporti con Guido Dorso e Manlio Rossi-Doria; rivivere le tappe del loro cammino meridionalista fino alla morte di Gior~ dano e dopo ancora. E direi che già nell'editoriale del primo numero della rivista - che era un pò come il programma di q·uesta nuova fase del loro lavoro - c'era l'idea di un'azione più profonda ed impegnativa, tale da giustificare la filiazione del Centro studi, quando veniva detto che « mentre abbiamo l'ambizione di offrire alla pubblica opinione ed agli uomini politici il rilevamento e la spiegazione dei dati che contribuiscono a determinare le situazioni in c11i viviamo e dobbiamo operare, ci ripromettiamo, altresì, di discutere le impostazioni politiche dei problemi e di suggerire quelle che sembrano le più ragionevoli e le più vantaggiose, ossia di 'intervenire' politicamente » 35 • Del resto mi sarebbe oltremodo difficile scindere l'uno - il Centro studi - dall'altra - la rivista - tanta è l'integrazione e, direi, la complementarietà esistente tra questi due organismi: nell'una si ritrovano i risultati dell'altro così come questo interpreta le esigenze informative e formative della prima. E quali i filoni più vicini al settore specifico qui in esame? In questo çaso il dirlo è tanto più difficile in quanto, trattandosi sempre di un'analisi attiva e vissuta della realtà meridionale ed es-?endo, questa, alla base una realtà agricola, ognuno dei grandi temi prescelti finisce - più o 35 Cfr. l'editoriale in « Nord e Sud» A. I, n. 1, dicembre 1954. 120 Bibliotecaginobianco

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