Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

• Gilberto Antonio Marselli dini - il rispetto di un metodo rigorosamente scientifico e lo studio accurato e documentato hanno sempre più preso la prevalenza sull'in- . tuizione artistico-letteraria e la descrizione folcloristica. Dalla letteratura, cioè, si è passati alla saggistica, direi quasi alla relazione ed al rapporto, così co1ne dall'opera individuale si è giunti al lavoro di gruppo, in cui fossero r~ppresentate discipline le più diverse e, quindi, anche metodi e filosofie diverse. E questo è, forse, l'elemento più macroscopico, che ancora ci tiene uniti alle esperienze straniere: il lavoro di gruppo. In quanto il metodo - se non altro per la formazione, che ognuno di noi si era venuto a trovare, e, qui11di, gli stessi strumenti, che avevamo a disposizione - si è mantent1to sostanzialmente differente, anche quando, finalmente, ci siamo - come già si è detto - impadroniti di una metodologia e degli strumenti messi a punto, attraverso il tempo, dagli altri. In altri termini resta ancora viva - forse istintivamente e per posizione culturale - una nostra personale impostazione, che, se ha dei limiti e degli incovenienti, ha pur sempre una sua validità ed una sua efficacia; lo studio, cioè, non acquista mai la freddezza di un'osservazione dall'esterno, non si limita a verificare un'ipotesi od a trarre tutte le considerazioni possibili da una serie di dati rilevati. Esso, · piuttosto, è - almeno nella maggioranza dei casi - una partecipazione più attiva e più cosciente ad un problema della nostra società e della nostra cultura, quindi, in ultima analisi, di noi stessi. Credo che, spesso, accingendoci a fare uno di questi studi ci siamo, sia pure inconsapevolmente, sentiti molto più vicini alla concezione di Padre Lebret di quanto non lo fossero altri studiosi stranieri. Padre Lebret, infatti, che dirige il Centro di ricerche sociologiche ed economiche del gruppo « Economie et Humanisme » di Parigi scriveva in un suo libro 2 : « Fare un'inchiesta non è andare al teatro; ciò, forse, potrà essere di aiuto, ma non si tratta di esercitare meccanicamente un mestiere. Quando l'uomo è il centro, il meccanicismo non sarà più sufficiente. Conviene veder chiaro prima di intervenire nella vita politica, sociale e culturale di un paese; l'insufficienza delle informazioni ci ha condotti a dei vicoli chiusi nella politica e nell'economia; la conoscenza dei fenomeni non si acquista a mezzo di una vaga intuizione, di una ' navigazione ' a stima, ma a mezzo di lavori e di tormenti. L'inchiesta non deve essere puramente scientifica e condotta solo per fini speculativi, per una soddisfazione intellettualistica. Essa deve essere subordinata necessariamente al bene comune, essa si pro2 L. J. Lebret: « Guide pratique de l'enquete sociale» Volumi 3, Presses Universitaires de France, Paris, 1951-1955. 100 Bibliotecaginobianco

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