Nord e Sud - anno IX - n. 28 - aprile 1962

.. Le Regioni di Marco Cesarini Sforza Il governo Fanfani non farà le Regioni. Gli impegni programmatici da esso assunti in relazione al problema, come è noto, sono semplicemente due. ·Primo: sollecita attuazione delrultima delle Regioni a statuto speciale prevista dal Titolo V della Costituzione (Friuli-Venezia Giulia). Secondo: presentazione al Parlamento, entro il 31 ottobre prossimo, dell'impalcatura legislativa (legge « qt1adro », legge finanziaria, ecc.) che renderà possibile, in un secondo tempo, la formazione delle quattordici regioni a statuto norn1ale, che sono quelle cl1e contano. I tre partiti della coalizione governativa e il PSI, inso1nma, si sono trovati d'accordo sull'opportunità di rinviare le elezioni regionali a dopo quelle politiche della primavera-estate del prossimo anno ( 1963), vale a dire di fare delle Regioni un problema attuale soltanto per la futura Legislatura. Tutto qui. Un passo avanti, ma niente più che un passo avanti dopo quindici anni di im1nobilis1no. Tanto è bastato per indurre tutte le destre a scatenare la campagna anti-regionalista a cui abbiamo assistito e ancora assistiamo, nonché per convincere la destra socialdemocratica (vedi le dichiarazioni dell'on. Paolo Rossi in data 3 marzo scorso) addirittura ad anticipare il suo voto sfavorevole a quella che sarà la legge istitutiva dei nuovi, odiati enti autarcl1ici. C'è da prevedere che la polemica anti-regionalistica sarà portata alle sue estreme conseguenze nel corso dei prossimi mesi sia in quanto tema politico generale sia in quanto argomentazione strumentalistica anti-governativa. È infine più che probabile che la polemica anti-regionalistica costituirà il tema propagandistico centrale di t11tte le destre in occasione della prossima campagna elettorale politica. Si tratta, diciamolo subito, d'un tema largamente popolare e il cui impiego spregiudicato può riservare delle sorprese. Ci sembra inutile farci illusioni su questo punto. In primo luogo, la mancanza d'informazioni, o la disinformazione, sul problema regionale è pressoché totale. Il regionalismo non ha toccato che strati superficialissimi dell'opinione pubblica nazionale. Esso si configura, del resto, come un 7 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==