Nord e Sud - anno IX - n. 28 - aprile 1962

L' italiano diverso di Antonio Vitiello ARGOMENTI I primi ad affermare che quella del Sud è una cultura a sé, perfettamente individuata ed incentrata su valori originali, furono gli ideologi della civiltà contadina; ma le loro opinioni sono oggi talmente screditate che la proposta di riprenderle e farle nostre necessita di chiarimenti e distinzioni. L'opera di quegli ideologi rimane, in fin dei conti, un buon esempio delle difficoltà che si incontrano a voler descrivere col linguaggio comune, e quindi con concetti comuni, cose che comuni non sono. La matrice umanistico-letteraria del loro linguaggio li portava ad idealizzare al Sud l'esistenza di un superiore equilibrio naturale; mentre quel naturale andava smantellato mettendo a nudo il suo carattere di attività umana storicamente precorsa, costituita e consolidata da rovesciare, volendo, e da sovvertire. Parlavano di Civiltà originale all'interno del nostro paese, gonfiando il termine Civiltà di più o meno eterni valori; quando cultura e civiltà erano da usare con significato neutro, come modelli descrittivi. La soluzione pratica che quegli ideologi suggerivano era naturalmente la conservazione e mummificazione dello stato presente che, nei cervelli più dinamici, assumeva le vesti di una via meridionale alla Civiltà, che veniva a scorrere in tal modo sul doppio binario del Sud agricolo e del Nord industriale. Non diversamente gli stessi critici del mito contadino avocarono a sé la conoscenza esatta dei precorsi ed itinerari della Civiltà, tutti collocati al Nord. È chiaro che da questa disputa, proiettata su di un inadeguato sfondo hegeliano, trascurati e reietti uscivano proprio gli individui empirici: il cafone a Torino, la polemica fra i quotidiani sulla mafia, una discussione in tram sul delitto d'onore. Il conflitto di culture, .cioè di individui, sublimato in conflitto di Civiltà, non faceva procedere di un passo verso una soluzione e le petizioni di principio poterono sostituire una certa debolezza dell'osservazione, che è poi inettitudine al discorso scientifico. Gli ideologi contadini ed anticontadini, visti oggi alla distanza, incarnano il momento precritico del riconoscimento delle differenze socio-culturali nelle due ltalie. Riconoscimento che oggi va chiarendosi e precisandosi grazie al lavoro compiuto dalle discipline sociologiche sulle genti del Sud; ma è tuttavia ancora lontano dal dive75 B"bliotecaginobianco I

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