Nord e Sud - anno IX - n. 28 - aprile 1962

Leo Valiani Washington, Bonn, Parigi e Roma, essa sinistra italiana, si fa sconfiggere di nuovo come nel '19 e nel '47. Questa é la nostra nota originale. Sull'alleanza atlantica si potevano aver molti dubbi, io ne ho avuti più di voi tutti e non ero favorevole cl1e l'Italia vi aderisse. Devo dire che mi. sembra che dei qui presenti, e anche degli amici assenti - per esempio Ernesto Rossi - all'alleanza atlantica so110 stati tutti favorevoli, salvo Calogero ed io. Noi due non eravamo favorevoli per molti motivi, ma in primo luogo, perché avevamo paura che, secondo un certo andazzo che esiste nel nostro paese, me lo ricordava il vecchio Orlando, ed io gli diedi ragione e non mi importava cl1e venisse proprio da Orlando questa considerazione (l'ho dichiarato già alla Costituente: anche se lo dice Orlando, é vero), noi saremmo andati in un'alleanza e poi dieci anni dopo ci saremmo domandati come si faceva a cambiare cavallo per poter puntare sul vincitore! Come si fa, dopo aver incassato tutti i vantaggi dell'alleanza, senza la quale gli aiuti finanziari del Piano Marshall non avrebbero durato oltre il 1949, sottrarci - ora che vengono a scadenza - agli oneri? Questo purtroppo è nella tradizione della diplomazia italiana ed era doveroso avere questo dubbio. Alla alleanza atlantica però ci si é andati, ci fu assicurato che i nostri dubbi erano infondati, che l'Italia in quell'alleanza trovava un ambiente tale per cui non avrebbe poi avuto bisogno di cambiare destriero, che questa non era una scelta che poteva esser dubbia, come fu non dico l'Asse, alleanza di assassini per soggiogare l'umanità, ma come la Triplice, che era stata alleanza reazionaria o fortemente conservatrice, con pericoli gravi di aggressività imperialistica da parte della Germania degli Hol1enzollern e dell'Austria degli Asburgo. Ci fu assicurato che sarebbe stata un'alleanza difensiva. A dieci anni e più di distanza devo dire che l'alleanza atlantica, pur dando ragione a tutti i dubbi che avevamo espresso, ha dimostrato di non essere nemica della democrazia in nessuno dei paesi che vi aderiscono e di non essere aggressiva in nessun posto; non ha scatenato nessuna guerra e tutte le volte che é stata trascinata sull'orlo della guerra, in Corea, a Berlino, sempre la sua politica é stata di grande prudenza. Ricordatevi che, in Francia, De Gaulle é stato ed é più antiatlantico di come non siano i partiti democratici e che un anno fa i paesi atlantici furono ostili al colpo di stato dell'O.A.S. in Algeria. Le critiche più frequenti che in realtà si fanno all'alleanza atlantica, sono critiche opposte alle nostre: cioè si dice che è stata troppo prudente! Sollevatevi per un momento dalla vostra preoccupazione immediata di cosa rispondere ai socialisti con i quali eventualmente vi trovate in lista e guardate obiettivamente la politica estera come la guarda un giornalista di livello internazionale che esamina queste cose, non un giornalista di quelli che scrivono come vuole 60 Bibliotecaginobianco

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