Editoriale . . .. stono in uno spazio astratto, ma nella società italiana, e non possono, pertanto, non subire il contraccolpo delle modificazioni che una certa _ azione di governo produce a scadenza più o meno breve nella società. Se tutto ciò è vero, è evidente che nell'analisi dell'atteggiamento delle varie forze politiche innanzi al centro-sinistra· (anche ed anzi soprattutto di quelle che hanno contribuito a dare vita al nuovo governo) si pongono due ordini di proble1ni: quello dei mutamenti che tali forze politiche subiranno in forza delle modificazioni prodotte dall'opera del governo stesso nella realtà italiana; e gli altri mutamenti che . queste f 9rze politiche medes_ime dovranno imporsi da se ste$se per conservare efficienza e vitalità al centro-sinistra. Lasciando da parte per il momento il primo ordine di problemi e fermandoci piuttosto al secondo, ci sembra necessario puntualizzare sommariamente la posizione della Democrazia. Cristiana che re:sta il maggiore partito italiano e che resta in consegitenza quello _su cui gravano la maggior parte delle responsabilità per la riitscita od il f alli11'zento dell' espe_rienza che ' . e zn corso. . Ora ci pare necessario rilevare innanzi tutto che il Congresso napo-· letano della DC, che tanta parte ha avuto nel consentire la realizzazione del governo di centro-sinistra, h.a dato luogo, altresì, a due equivoci, di cui bisogna sgomb-erare il terreno. Ed aggiungeremo tra parentesi che di- questi equivoci non hanno o non sembrano avere responsabilità g.li attuali dirigenti democristiani. Il primo eqitivoco .è -che la destra della DC abbia subito· a Napoli una disfatta definitiva, dalla quale non si solleverà più. Qitesta è veramente piiL un'illusione o una speranza che una valutazione realistica dei fatti: i novantanove voti a Scalf aro nelle elezioni del presidente del gruppo democristiano alla Camera e le trentatrè schede bianche. per quelle del presidente del gruppo al Senato .hanno dimostrato tempestivamente quale fosse la realtà effettuale. Certo, come ha notato qualche settimana fa il « Mondo », l'on. Scelba è uscito alquanto diminuito dalla vicenda dei novantanove voti all'on. Scalfaro: poiché quella vicenda aveva un chiaro significato politico, aveva il fine evidente di -sitscitare difficoltà al govérno ed alla maggioranza vittoriosa in congresso, ·e quindi era contraddittoria alle nobili promesse che .l'on·.,Scelba aveva fatte proprio in. sede congressuale a chiusura del suo discorso. Ma, appunto, il fatto .che colui che al Congresso era diventato il leader dell'opposizione nel partito abbia dimenticato così presto le sue parole, . dimostra. come la destra democristiana consideri la sconfitta subita a Napoli soltanto il risitltato _di un'effimera scaramuccia e non una disfatta seria ed importante. D'altro canto, proprio questa vicenda nei gruppi parlamentari democristigni al Senato ed alla :4 Bibliotecaginobianco
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