Nord e Sud - anno IX - n. 28 - aprile 1962

• Gennaro Magliulo sviluppo alla cui promozione lo stato si impegna nelrarticolo della legge secondo l'emendamento precedentemente proposto. 4) Lo stesso criterio di separazione tra con1piti culturali e compiti tecnico-amministrativi deve esser tenuto presente nella costituzione del-. l'Ente o degli Enti di cui all'art. 11. In effetti non è chiaro come uno stesso organismo possa contemporaneamente attendere alla gestione di una rete di teatri e alla tutela del patrimonio drammatico nazionale e alla sua diffusione all'estero. Inoltre, desta perplessità che il citato articolo nomini l'EIST e non faccia riferimento all'IDI e all'INDA: sono questi effettiva- , mente i tre organi che hanno tra loro un'autentica affinità 4i funzioni. 5) Il disegno di legge non può non prevedere un agile coordinamento tra il Ministero del Turismo e Spettacolo e quello della Pubblica Istruzione per quanto concerne la scuola di arte dram1natica, nonché la creazione di cattedre e istituti universitari di materie teatrali. Il funzionamento dei teatri universitari dovrà essere invece garentito e tutelato nel qt1adro delle norme riguardanti il teatro. 6) Eguale coordinamento dovrà essere raggiunto con il Ministero dei Trasporti per ottenere misure più efficaci a favore del teatro nel cui bilancio grava a volte così pesantemente la voce che riguarda il trasferimento di persone e di materiale. 7) Eguale coordinamento dovrà essere raggiunto con il Ministero delle Finanze per ottenere quegli sgravi fiscali sui quali fondatamente insistono da tempo tutte le categorie interessate alla vita dello spettacolo. 8) Alla elaborazione del regolamento relativo alla legge sul teatro dovranno essere chiamati - contrariamente a quanto previsto dall'art. 23 del disegno - le due commissioni di cui al punto 3. Sembra ora che parlamentari di varie tendenze politiche abbiano riservato la loro attenzione ai punti su riportati; ed è auspicabile che i suggerimenti offerti da un gruppo di studiosi venga110 tenuti nella giusta considerazione, allorché il disegno di legge sarà proposto all'attenzione delle Camere. È certo, infatti, che non si può continuare a governare con criteri paternalistici e inadeguati un'attività co1ne quella del teatro di prosa; la quale ha bisogno invece di potersi sviluppare secondo le linee di un'organica politica teatrale quale è necessaria oggi, non solo in rapporto alla crisi che attraversa la scena di prosa nel nostro paese, ma anche in relazione all'iinpetuoso sviluppo delle altre forme di spettacolo delle quali il teatro dram- . matico deve, e può, essere fondamento, stimolo e guida culturale. GENNARO MAGLIULO 54 Bibliotecaginobianco

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