Pasquale Saraceno a quella prevista dallo « Schema», hanno insieme determinato un notevole cambiamento nei tipi di impulsi che si riteneva avrebbero operato in Italia. Una rilevante espansione si è invero avuta anche nei settori cosid .. ·detti « propulsivi »; essa ci appare però oggi essenzialmente come l'effetto della crescita della nostra economia, anziché una delle principali determinanti dello sviluppo che si è avuto. In ·altri termini, l'azione svolta nei « settori prop~lsivi » si può dire si sia estrinsecata essenzialmente nel provvedere alla dotazione del capitale occorrente per uno sviluppo che ha trovato altrove i suoi stimoli e, come diremo, non poteva non favorire ancora una volta i centri e le zone, già progrediti, in cui. tale sviluppo quasi automaticamente si produceva. A questo andamento ha indubbiamente contribuito il convincimento che l'azione pubblica non dovesse. sovra porre nuovi stimoli a quelli che autonomamente produceva il mercato, e, soprattutto, non dovesse frenare il movimento di espansione econo1nica suscitato direttamente dal mercato, per ottenere le risorse occorrenti all'intensificazione degli investimenti nelle zone in cui lo sviluppo era minore 6 • Se quindi la proporzione degli investimenti nei settori propulsivi del Mezzogiorno non ha corrisposto alle indicazioni avanzate al riguardo dallo « Schema », di bene maggiore importanza è il fatto che i vari stimoli di sviluppo, cui si è accennato, pur consentendo per il con1plesso dell'economia italiana progressi più rilevanti di produttività e quindi di benessere, hanno operato soprattutto a vantaggio delle zone dove era situata gran parte dell'industria italiana e quindi del Nord; è comune constatazione che gli incrementi di produzione giustificati dal mercato sono stati il risultato più di aumenti di dimensione delle unità esistenti - e quindi del sistema industriale settentrionale - che no11 l'effetto della costituzione di nuove unità di produzione, eventualmente ubicabili nelle regioni meridionali. Non si vuole qui affermare che il processo di allargamento delle dimensioni produttive e di aumento del grado di meccanizzazione non sia stato determinato in parte rilevante dalle esigenze connesse al più spinto inserimento dell'economia italiana nell'economia mondiale e in particolare nella C.E.E., anzi è da rilevare che le unità che ora si costituiscono al Sud hanno strutture più a1npie e più moderne di quelle di cui sarebbero state dotate se concepite nel quadro di un'economia 6 È da notare che l'entità e le direzioni della spesa pubblica sono state condizionate in questo periodo dal fatto che la tendenza ad aumentare le spese correnti si è manifestata in misura così rilevante da assorbire la più gran parte dei mezzi liquidi addizionali forniti, pur in misura considerevole, dal meccanismo fiscale. 18 Bibliotecaginobianco
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