Argomenti miche valide; fondata, cioè, su una superficie, su un ordinamento produttivo e su una dotazione di capitale agrario, tali da costituire aziende produttrici per il mercato e non aziende di sussistenza. La formazione « spontanea » di una proprietà co11tadina economicamente valida - cioè una riforma senza esproprio - si potrebbe invece attuare nelle aree agricole a più alto sviluppo. Per queste, le proposte del « Rapporto » conservano tutta la loro efficacia, ove si aggiungano, a quelle già esposte, le altre concernenti: i mutui quarantennali a bassissimo tasso (uno per cento) e per l'intero ammontare della spesa d'acquisto del fondo; i contributi e mutui per il capitale agrario; la riforma delle norme basilari in materia di contratti agrari; lo sviluppo della cooperazione di servizio e di trasformazione. Questo complesso di provvedimenti dovrebbe creare fra i lavoratori della terra di ogni tipo (coltivatore diretto, affittuario, enfiteuta, salariato), una capacità di acquisto che permetta la spontanea formazione delle aziende familiari, indicate nel << Rapporto » come la forma modello di azienda efficiente. Infatti, l'agricoltura, nonostante i progressi tecnologici, ha a11cora nell'azienda familiare la sua forma di conduzione più frequente e più vantaggiosa, perché in essa si valorizza l'apporto di tutti i fattori della produzione. Sicché, in definitiva, è consigliabile la sua diffusione - sia in via spontanea che mediante esproprio e assegnazione di terre - e il suo adeguamento e consolidamento di fronte alle esigenze del nostro tempo. Il che vuol dire, appunto, tutte quelle misure per creare una proprietà contadina diretto - coltivatrice non asfittica, ma capace di svolgere una funzio11e economica sul mercato. Sono pertanto valide ed interessanti le proposte del « Rapporto » dirette a favorire l'impresa familiare, attraverso il riordìnan1ento fondiario, le riforme co11trattuali, gli aiuti finanziari, la cooperazione di servizio e di valorizzazione dei prodotti. Tuttavia, come è stato fatto notare, occorreran110 anni, soprattutto in talune zone, perché la vecchia azienda contadina ve11ga sostituita da una nuova azienda familiare; mentre l'altra forma di impresa indicata nel « Rapporto » come desiderabile, l'impresa capitalistica a conduzione diretta dell'imprenditore, con salariati o compartecipanti, potrà anche avere un rapido sviluppo. Soprattutto, però, è evidente che nei prossimi anni si avrà - anche in relazione alla congiuntura favorevole dell'econo1nia industriale - una forte espansione di grandi e medie proprietà agricole, favorita dal diretto intervento di imprese industriali che utilizzano i prodotti dell'agricoltura. È questa la linea di espansione agraria che è più da temere, come quella che trasporta nel settore agricolo il peso e la strut77 Biblio.tecaginobianco •
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