Nord e Sud - anno IX - n. 26 - febbraio 1962

La rottura dell'unanimità nel P.C.I. il delegato a cui « l'Unità » aveva attribuito la richiesta del Congresso straordinario. Noberasco precisa di aver richiesto soltanto « che si esprimesse la sostanza contenuta nella proposta di anticipare il congresso »: nella quale sostanza, secondo lui, rientrano « alcune scelte fondamentali » da elaborare nel q11adro di un « piano di lavoro » che la Direzione del Partito ha il dovere di allestire in proprio e non già mutuare dai piani delle varie Federazioni. Tra l'altro, occorre aprire la discussione sul valore della lotta per le riforme di struttura (per esempio: sulle nazionalizzazioni) e sulla funzione degli istituti rappresentativi (dagli enti locali al Parlamento) nella lotta in parola. XIV Dopo le conclusioni piuttosto generiche di Berlinguer, che respinge la critica di Fanti circa l'astrattezza della sua relazione, il Comitato Centrale e la Commissione di Controllo approva110 all'unanimità - nella seduta del 23 dicembre - la « risoluzione sullo stato del Partito ». È un documento nel quale l'on. Togliatti celebra il proprio trionfo sulle opposizioni di destra e di sinistra. Si articola in sette punti, la cui sostanza politica ci sembra così sintetizzabile: 1) i due organismi fanno proprio il documento della Segreteria del Partito. In campo internazionale, si riafferma la necessità per ogni partito comu11ista di elaborare, in piena autonomia e responsabilità, la propria azione. Col termine del policentrismo si è inteso esclusivamente superare ogni concezio11e di centro e partito-guida; 2) il giudizio che si dà del dibattito seguito nel -P.C.I. al XXII Congresso sovietico è complessiva1nente positivo. Si respinge ogni attacco revisionista e, al tempo stesso, si condannano le posizioni conservatrici e dogmatiche. Il dibattito, franco e fraterno, non dovrà mai essere considerato come avvio alla formazione di correnti o frazioni. Esso va esteso e approfondito in tutte le regioni; 3) le misure di democratizzazione decise dal P.C.U.S. danno nuova forza alla concezione della via italiana al socialismo; 4) una politica estera di pace, in polemica con l'imperialismo, è parte « no11 rinunciabile » di una linea di sviluppo democratico. All'interno, il P.C.I. scatenerà nei prossimi mesi la lotta delle masse « attorno a tutta una serie di rivendicazioni im111ediate e di radicali riforme economiche e politiche » al fine di far fallire il disegno trasformistico del neo-capitalismo; 5) il raggiungimer1to di una « reale» unità nel Partito e la elaborazione di un programma « di alternativa democratica» rappresentano 69 Bibliotecaginobianco

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